Quando ci capita di rompere un vaso, un piatto o qualcosa di questo genere, per quanto di valore (intrinseco o affettivo), abbiamo la tendenza a raccogliere i cocci e buttarli. Anche se era una cosa a cui tenevamo molto perché magari ricordo di una persona cara…

Esiste però una tecnica giapponese che permette di recuperare questi oggetti dandogli un nuovo valore: si chiama KINTSUGI o kintsukuroi e letteralmente significa riparare (tsugi) con l’oro (kin). Cosa fa? Mette in evidenza le “fratture” unendo i frammenti con oro o argento liquido o lacca con polvere d’oro (ma anche rame) . Con l’utilizzo di metalli preziosi l’oggetto ricomposto acquista un nuovo valore e diventa unico e irripetibile grazie alle venature sempre differenti per la casualità con cui si è rotto precedentemente.
Non solo NON nasconde le rotture, ma le esalta raccontando la storia dell’oggetto in questione e delle sue “cicatrici” creando delle vere e proprie opere d’arti!
Si narra che questa tecnica sia nata intorno al XV secolo, quando Ashikaga Yoshimasa, ottavo shogun dello shogunato Ashikaga, dopo aver rotto la propria tazza di tè preferita tentò la riparazione affidandola ad alcuni artigiani giapponesi. Rimasti sorpresi da questa richiesta decisero di provare a trasformarla in gioiello riempiendo le crepe con resina laccata e polvere d’oro.
In effetti il XV secolo è un periodo molto florido per l’arte giapponese.

Quest’arte ha, naturalmente, implicazioni psicologiche: le brutte esperienze aiutano a diventare una persona unica e preziosa, quindi le ferite vanno valorizzate ed esibite!

CURIOSITA’: ancora oggi, per riparare i pezzi più grandi e pregiati con la tecnica kintsugi, dati i diversi passaggi necessari e il tempo di essiccazione, può occorrere fino a un mese.
(foto dal web)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Siamo a ridosso del mese di marzo, tra 23 giorni inizia ufficialmente la primavera, ma in questi ultimi giorni siamo nella morsa di “BURIAN” l’ondata di gelo arrivata dai Balcani e allora ecco che i riscaldamenti sono sempre accesi su temperature alte, così come camini (per i fortunati detentori) e stufe… ma spesso, nonostante questo, si arriva a fatica a temperature gradevoli, questo a causa di una scarsissima coibentazione delle nostre case!

“La coibentazione è una tecnica per isolare due sistemi aventi differenti condizioni ambientali, in modo che i due sistemi non scambino calore o vibrazioni sonore tra di loro. La coibentazione può offrire dunque isolamento termico, acustico o termoacustico. Tipicamente la coibentazione viene effettuata interponendo tra le due parti specifici materiali (ad es. pannelli) che non permettono lo scambio di calore, nel caso di isolamento termico (cappotto termico)…” cit wikipedia

Ora, se non stai costruendo o ristrutturando casa, se magari abiti in un vecchio condominio potrebbe sembrare impossibile risolvere il problema, rassegnandosi a soffrire il freddo d’inverno (e il caldo d’estate).
In realtà ci sono degli interventi che si possono fare e che aiutano:

– Le finestre sono le zone dove si ha più dispersione di calore, quindi la prima cosa da fare potrebbe essere quella assicurarsi di avere buoni serramenti. L’isolamento termico dipende dal materiale del

serramento, dal tipo di vetri utilizzati e dal numero di strati di vetri (ci sono serramenti a triplo strato con sistema oscurante integrato!). Se non li puoi / vuoi cambiare assicurati di togliere tutti gli spifferi!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

– Esiste il sistema ad “insufflaggio”: attraverso alcuni fori fatti sul muro viene introdotto nell’intercapedine il materiale isolante ad alta efficienza termica che elimina le dispersioni termiche portando comfort termico ideale. (Questo sistema di coibentazione non richiede permessi comunali).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

– Può sembrare sciocco, ma, in caso di riscaldamento classico a gas, lasciare libero il termosifone da tende o mobili e lasciarli respirare aiuta a migliorare il riscaldamento dell’ambiente.
Un trucchetto in più? “isolarlo” dalla parete retrostante con un pannello in legno o polistirolo! Questo aiuterà a far sì che il caldo si “concentri” solo verso la stanza e non si disperda nel muro!

 

(Foto web)

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Virginie

Prendi un supporto di legno, una cornice quadrata o una vecchia teglia, prendi la scatola dei domino, aggiungi delle lancette e un dispositivo per muoverle, un po’ di manualità et voilat… un originalissimo orologio!!! vi sarebbe mai venuto in mente? a me no, ma mi piacciono da matti!!!
(foto dal web)

L’attenzione all’ambiente si fa sempre più necessario… e costruire in chiave ecologica si può! Ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, ecco nascere “Le Gemme di Vetro – Orione & C Srl” un intero palazzo costruito con tutti i crismi per essere classificato da Casa Clima in classe energetica GOLD!!!

Io ho avuto l’onore di poter scattare le fotografie per il loro sito… sono salita anche sul tetto per alcune visuali…!
              

 

E’ arrivata la pioggia! ce n’era davvero bisogno, ma ammettiamolo…mette un po’ tristezza! con il cambio dell’ora e il buio che arriva prima ancora peggio, ma un modo per combattere la malinconia e rilassarsi potrebbe essere quello di usare le candele profumate, magari decorandole noi! che ne dite?

In questo periodo possiamo trovare davvero bellissime decorazioni per creare una bella atmosfera!

 

Settembre, periodo di vendemmia… il vino viene messo a “invecchiare” in botti di legno… e quando non sono più adatte a quel compito che i fa????
ancora una volta ci sono davvero mille idee davvero carine per riciclarle!
Per esempio (prima foto) in Germania hanno fatto dei B&B con le grosse botti… forte no?
(foto dal web)

   

E agosto sta finendo, con lui anche il periodo estivo e le ferie, si riparte alla grande, con nuovi progetti e nuove idee e oggi voglio condividere con voi un’idea originale di come riutilizzare le damigiane… come lampade da tavolo le avevo già viste…a dire il vero mio nonno ne ha fatte qualcuna, ma come lampada da sospensione non mi era ancora capitato…le trovo però incantevoli!

Come tutte le cose vanno contestualizzate, ma sono davvero un’ottima idea alternativa!!

By Virginie

Ma sì…permettimi di rimanere nella camera da letto e di continuare con il fai da te! E’ un periodo in cui sono molto fantasiosa!
Due settimane fa ho parlato delle testate del letto oggi voglio spostare il focus su un altro elemento spesso “standardizzato”: il comodino!
Dobbiamo metterne davvero due uguali? devono per forza assomigliare a dei como’ in versione più piccola?!

Beh…vi propongo alcune possibilità diverse… anche qui bisogna lasciare spazio alla fantasia, tenendo sempre presente lo stile e i colori di quella stanza!!

(foto dal web)

In modalità “riciclo” oggi voglio parlare di testate dei letti….
perché comprare necessariamente un letto che abbia una struttura??? alle volte basta la rete con il materasso e TANTA TANTA fantasia!
si possono disegnare, si possono fare imbottite oppure usare porte, persiane, remi…chi più ne ha più ne metta… ce n’é per tutti i gusti e tutti gli stili!!!
Di seguito un po’ di imput scovati sul web! qual’è la vostra preferita?! io amo quella imbottita ( e i remi..ma quelli vanno in una casa al mare!)

 

Oggi volevo proporre il “rinnovamento” di una vecchia teiera…
Ho avuto un periodo in cui mi sono dedicata al decoupage e un giorno al mercato ho trovato questa vecchia teiera….amore a prima vista!
Ecco la sua trasformazione!