Forse oggi i pouf possono essere considerati fuori moda (forse!!), ma LEI, la POLTRONA SACCO di Zanotta resiste imperterrita grazie al suo design all’avanguardia e come immagine rappresentativa della propensione all’ottimismo degli anni sessanta.
Erano gli anni in cui mobili realizzati con materiali moderni e a buon mercato come le plastiche stampate ad iniezione presero piede. Erano gli anni in cui mobili gonfiabili e usa e getta entrarono a far parte dell’arredamento simbolo della rivoluzione socioculturale giovanile… erano gli anni in cui tre torinesi, Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro, progettarono per Zanotta la poltrona Sacco!

Zanotta, produttore italiano, non esitò a salire sul carro dei mobili pop e ralizzò la poltrona che oggi conosciamo nel 1968 (è ancora in produzione).
I prototipi in realtà erano già stati prodotti anni prima, in origine doveva essere un involucro trasparente contenente del liquido, ma risultò troppo pesante e difficile da riempire, così pensarono bene di utilizzare le palline di polistirene espanso.
Riscosse subito successo perché non avendo nessun tipo di struttura, né sostegno, poteva prendere qualunque forma desiderata!

 

 

 

 

 

 

Molti possono ricordarla grazie agli sketch e nei film in di Paolo Villaggio che il protagonista sia il Rag. Fantozzi o Fracchia… lui, maldestro e pasticcione faceva sempre fatica a sedercisi.

 

 

 

 

 

 

E’ una delle sedute più imitate al mondo, ma solo l’originale vinse il compasso d’oro nel 1970, solo l’originale è stata esposta al MoMA di New York nel 1972 ed inserita nelle collezioni internazionali di arte contemporanea al Museo delle Arti Decorative di Parigi, al Victoria & Albert Museum di Londra e al Museo del Design alla Triennale di Milano…

 

 

 

 

 

A te piace? L’hai mai provata? Ce l’hai?
Fammelo sapere con un commento qui sotto!

L’ altro giorno, come spesso accade, ero seduta a lavorare a pc, diversamente dal solito però, in casa regnava un inquietante silenzio… Chi è mamma lo sa “il silenzio è d’oro, ma se hai dei figli è sospetto!” (cit) , in pensiero, quasi “allarmata” sono andata a vedere cosa combinavano le mie “belvette”…

Ebbene la mia preoccupazione era infondata, i due fratelli con la supervisione del cane stavano semplicemente facendo un puzzle!
Ne hanno fatti più di uno lasciandomi davvero tranquilla di fare tutto ciò che mi ero prefissata. E quindi VIVA I PUZZLE, che sanno occupare i miei figli in maniera creativa!

Perché ti racconto questo? Perché mi è venuta la curiosità di sapere quando e come sono nati questi fantastici (sì è vero sono interessata nel dirlo) giochi e sono rimasta davvero stupita nello scoprire che esistono dal 1766!!!!

Fu un incisore e fabbricante di mappe di Londra (John Spilsbury) che ebbe l’idea di incollare le sue cartine su una tavola di legno e di ritagliare ogni singolo paese sulla propria linea di confine con un seghetto. Conosciuta come “Dissected Map” (Mappa sezionata) è stata utilizzata per tantissimi anni a scopo educativo: quello di insegnare la geografia ai bambini!

 

I puzzle intesi più comunemente come “passatempo”, sempre in legno, vennero prodotti nel 900, tagliati un pezzo alla volta e non concepiti per incastrarsi. Essendo pezzi unici erano quindi molto cari e perciò ad appannaggio di persone ricche che usavano questo gioco come intrattenimento nelle loro feste.
Ma la passione per questo gioco crebbe al punto di portare alla produzione in serie.

Il nome “Puzzle” fu inventato nel 1908 rimandando ai pezzi che si incastravano fra loro.
Nel 1929 i puzzle diventarono un passatempo molto apprezzato da tutti, fino a diventare una “moda nazionale”. Interessante sapere che negli anni 1932/33 negli stati uniti se ne vendevano circa dieci milioni alla settimana!

I puzzle raffigurano un po’ di tutto, dai personaggi dei cartoni per i bambini, alle riproduzioni di quadri e foto famose. Anche il numero di pezzi per ogni puzzle è variegato e ci sono anche i puzzle 3d (o i mappamondi).
E’ un gioco sempre apprezzato, a qualunque età, che resiste nonostante ci siano tanti giochi tecnologici… i imiei bambini, me ne hanno dato dimostrazione!

Sono passati i primi 15 giorni di questo nuovo anno… e sono ben chiari i nuovi trend che caratterizzeranno l’Interior design nel 2018!
– Stile: “industrial-vintage”, un tocco di retrò e vintage. Ottimo il recupero di pezzi antichi anche da accostare ad uno stile più moderno.
– Colori: va da sè che ci sarà molto “ultra violet” essendo colore Pantone dell’anno, ma troveremo anche il verde (soprattutto il salvia), il rosso e il blu.
– Materiali: rame, marmo e materiali riciclabili (è infatti sempre più forte l’attenzione all’ambiente).
(foto dal web)

Cominciamo l’anno con un colore che amo molto per il suo richiamo alla natura: il verde…
sulle pareti o come mobili lo amo nei nelle tonalità salvia, o scure, i verdi più “sgargianti” li terrei solo per qualche elemento di poco impatto.
Qualunque verde si scelga l’importante è non usarlo nelle zone in cui si mangia: sapevate che non aiuta la digestione?

(foto dal web)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Voi quale verde preferite?

By Virginie

Finalmente è arrivato… lo aspettavamo! è ULTRA VIOLET, il colore Pantone dell’anno 2018!
E’ uscito da pochi giorni e già impazzano gadget e anche vari elettrodomestici con questo colore!
Attenzione a non confonderlo con il colore purple rain, dedicato a Prince!
Il viola è un colore difficile da usare nell’arredo… è un colore che di solito o ami o odi! pur non essendo tra i miei colori preferiti, almeno nell’arredo penso che usato bene possa comunque dare carattere ad un ambiente!
Interessante sapere che è un colore intenso che aiuta la meditazione.

Voi cosa ne dite? vi piace? come lo usereste?
(foto dal web)

By Virginie

Avete mi visto il film “Colazione da Tiffany”?! con la mitica Audrey Hepburn e George Peppard (per altro il mio attore preferito!)… Film a parte a New York “Tiffany & co” è un’icona!
E’ di pochi giorni fa la notizia che ora il famosissimo negozio ha anche aperto il “Blue Box Cafè”, al quarto piano, dove poter gustare una tranquilla colazione…
E allora parliamo del colore tiffany, che prende il suo nome proprio dalle scatole che contendono preziosissimi gioielli (donne chi di voi non sogna di aprire un cofanetto Tiffany & co????).
E’ un colore fresco e allegro, e attenzione non è obbligatorio usarlo SOLO in località marine!!! accostato ai marroni è davvero divino…
Ecco a voi alcuni esempi (la prima foto è del Blue Box Cafè) presi dal web.

         

Si avvicina (forse) la stagione fredda… io ho già pronta la coperta sul divano per le serate in cui mi leggo un libro, guardo un film, o ascolto musica sul mio divano con una bella tazza di tisana bollente… mi manca solo il camino!?
Coperte o plaid, messi sul divano o sul letto sono un bellissimo modo di arredare. Lane e velluti riscaldano moltissimo gli ambienti…
(photo dal web)

   

Oggi volevo mostrare l’ultimo lavoro di Home staging… al piano attico di una palazzina in zona semi-centrale di Alessandria un grandissimo appartamento è stato suddiviso in 4: rispettivamente due bilocali e due trilocali, tutti ristrutturati e tutti con una grande porzione di terrazzo.
In uno dei bilocali abbiamo fatto un intervento di home staging molto semplice, giusto per mostrare la potenzialità degli spazi e la loro fruibilità…

Un piccolissimo tocco di colore, autunnale per richiamare la stagione…
Che ne dite?

 

By Virginie

Sedie d’autore, austere, divertenti, per grandi e piccoli, comode…o no… super copiate… hanno fatto e fanno la storia…

Ne riconoscete qualcuna? quale mettereste nelle vostre case??

Abbiamo speso parlato di colori, ma bisogna dare un piccolo spazio anche alle carte da parati… sì perché bisogna dire che sono tornate di gran moda!
Come per i colori esistono carte dai toni neutri e altre con colori audaci, ci sono disegni molto semplici ed eleganti fino a gigantografie di città! Carte che riprendono la natura, altre che danno l’illusione di profondità maggiori… alcune sono tridimensionali altre lo sembrano solo…
Insomma la scelta è davvero ampia, se tate rinnovando o cambiando casa, date un occhio anche alle carte da parati usarle potrebbe risultare davvero caratterizzante!
Di seguito vi do un “assaggio”!
(foto dal web)