Sono felice! Finalmente posso consegnare le chiavi di casa ai clienti!

Che soddisfazione!

Sono mesi ormai che seguo questa ristrutturazione per una coppia di clienti stranieri, e arrivare alla fine è davvero una gioia indescrivibile!

In realtà quando sono stata contattata, quasi due anni fa, il mio compito doveva essere “solo” quello di aiutarli nella ricerca, scelta, acquisto e presenza in loco alla consegna con supervisione allo scarico e al montaggio dei mobili. Ma poi, su loro richiesta il mio ruolo è cambiato…

I clienti si sono sentiti un poco “trascurati”, le comunicazioni con chi seguiva tutti i lavori di ristrutturazione non erano come loro avrebbero voluto e così mi chiesero se avessi potuto ogni tanto andare a dare un occhio in cantiere.
Accettai, convinta di dovere andare in loco giusto un paio di volte in più.

Così non è stato.

Per mille motivi i lavori andavano avanti, ma decisamente troppo a rilento.
Tutti mi tranquillizzavano che stavano proseguendo regolarmente, ma sinceramente a me non sembrava… solo che, per quanto tutti siano stati sempre rispettosi nei miei confronti, io ero comunque vista come una “estranea” e non sempre ero messa al corrente delle cose (anzi a dire il vero praticamente mai!!!).

I clienti avrebbero voluto festeggiare il loro anniversario e in contemporanea inaugurare la casa intorno al mese di giugno 2018, parlando con i responsabili dei lavori gli fu detto che questi sarebbero finiti a luglio, di dargli comunque un mese in più per eventuali ritardi.
Così organizzarono la festa per fine settembre.
TUTTI erano a conoscenza di questa data, io continuavo a chiedere se ce l’avrebbero fatta e tutti continuavano a tranquillizzarmi.

I clienti sono venuti per una settimana nel mese di giugno e vedendo a che punto era la casa hanno ovviamente chiesto spiegazioni perché il dubbio che la casa non potesse essere pronta per quel periodo era abbastanza palese, inoltre nessuno fece loro presente che ad agosto in Italia praticamente nessuno lavora e che molte aziende sono chiuse, quando glielo dissi rimasero decisamente male.

Nonostante questo un mattino in cui eravamo tutti presenti l’impresario promise che avrebbero fatto i turni per le vacanze in modo da proseguire i lavori e finire in tempo.

Da lì è iniziato il mio “calvario”!

Nel mese di agosto erano presenti, sì, ma solo in due! Hanno lavorato davvero come dei forsennati, ma più di tanto certo non hanno potuto fare!
Alla fine di agosto sono arrivati anche gli altri e davvero sono andati avanti alla velocità della luce, ma avendo potuto fare le soglie tardi le finestre NON erano pronte!

Benché io li tenessi al corrente ormai non era più possibile ritardare la consegna dei container in arrivo dalla Malesia e nemmeno la festa, visto che tutti gli amici e parenti arrivavano da varie parti del mondo e avevano prenotato mezzi di trasporto e alberghi.

Così quando i clienti sono arrivati insieme ai container la casa era ancora senza porta né finestre e stavano finendo di piastrellare l’ultima stanza!
Per loro è stato uno shock…

Le finestre e la porta sono arrivate pochi giorni dopo, ma non le persiane…
C’erano ancora tanti piccoli lavori all’interno e all’esterno da fare, che durante la loro permanenza si sono protratti, i clienti avrebbero voluto che i lavori continuassero perché fossero pressoché finiti alla loro partenza, ma l’impresa aveva un altro cantiere e si era organizzata dall’altra parte per non creare disturbo a loro.
Un’altra incomprensione che ha inasprito un po’ i rapporti. Io ho cercato di attenuare il tutto, ma la delusione dei clienti è stata forte.

Alla loro partenza tutto era nelle mie mani, “Ci fidiamo solo di te, abbiamo bisogno che li segui finché non finiscono tutto e che controlli che tutto sia fatto bene”.
Così ho fatto, ce l’ho messa tutta e siamo arrivati finalmente alla fine.
Non è stato facile, perché io e le varie maestranze ci siamo trovati a lavorare insieme per forza, nessuno conosceva il modo di lavorare dell’altro! La comunicazione, o meglio spesso la sua mancanza, ha creato disguidi e incomprensioni, ma ora la casa è davvero completata e posso FINALMENTE consegnare le chiavi!

Per me è stato comunque una super palestra e ho potuto crescere ancora (eh no, non si finisce mai di imparare!).
Arrivare alla fine è sempre una soddisfazione grandissima, vedere i clienti contenti è la parte più bella, capire che sono riuscita a realizzare i loro progetti è quello che mi rende davvero felice!

Le ristrutturazioni, lo abbiamo detto altre volte, da un lato sono super eccitanti, ma dall’altro possono procurare uno stress non indifferente!
Non solo, possono anche farti spendere molto di più del previsto!

Come evitare, o quanto meno limitare tutto questo?

Ecco i 5 consigli per evitare di spendere oltre il dovuto per ristrutturare casa tua:

  • Avere un progetto completo a 360 gradi e super dettagliato PRIMA di iniziare i lavori.
    Avere ben chiara la tipologia di pavimento, di rivestimenti, di riscaldamento, di sanitari, di illuminazione e perfino degli arredi (soprattutto la cucina per progettare prima gli attacchi) che vorremo avere permetterà di dare all’impresa delle corrette e precise direttive grazie alle quali tutti sapranno cosa fare, evitando perdite di tempo (e denaro) a causa di dubbi o domande che rallenteranno il cantiere.
    (questo punto lo spiego nel dettaglio in questo articolo).
  • Scegliere singole maestranze vs una impresa edile completa.
    Questo è in realtà un punto un po’ complicato, con i suoi pro e contro non solo a livello economico.
    Mi spiego: a livello di preventivo sicuramente avere delle singole maestranze porterà ad un totale inferiore di quanto preventiverà una impresa strutturata, non nascondiamoci dietro ad un dito, l’impresa aggiungerà una percentuale al preventivo del singolo artigiano.
    Allo stesso tempo però il fatto che i vari artigiani che lavorano per la stessa impresa si conoscano (e quindi sappiano come lavorano) e facciano riferimento ad una sola persona potrebbe evitare perdite di tempo.
    Se non si conoscono, infatti, possono nascere incomprensioni che rallenteranno il cantiere e innalzeranno i costi, perdendo, di fatto, il risparmio iniziale.
    Decidendo per le singole maestranze si deve inoltre pensare che si dovrà avere a che fare con tutti e non solo con un referente dell’impresa, a meno che non si assuma un referente esterno che possa coordinarli tutti.
    Sarà molto importante, prima dell’inizio dei lavori fare un incontro con tutti per spiegare loro il progetto nel dettaglio così che tutti possano fare la loro parte consapevoli di quello che dovrà fare l’altro artigiano.

 

  • Scorporare i lavori dai materiali.
    Quando ti viene fatto un preventivo, spesso e volentieri vengono inglobati anche i materiali come piastrelle, sanitari, porte e finestre…
    Mettere a preventivo i materiali ti porterà a due problemi:
    – la scelta decisamente limitata che l’artigiano o l’impresa ti permetterà di fare (andranno dai loro fornitori di fiducia, per avere dei prezzi di favore, che però difficilmente ti riconosceranno).
    – il pagare decisamente di più un prodotto: infatti all’inizio ti verrà fatto un preventivo di massima con un prodotto di qualità medio alta (a seconda di quello che gli hai chiesto), non sapendo ancora con esattezza cosa sceglierai, ma poi se il prodotto comprato ha un costo inferiore molto difficilmente ti verrà fatto uno sconto!
    Girare tu i vari rivenditori, è sicuramente più lungo, ma ti permette di poter scegliere tu i materiali (toccandoli con mano) tra una vasta scelta, guardando tu il prezzo che più ti è congegnale.
    Piccola precisazione: se compri tu ti verrà applicata l’iva al 22%, mentre se comprerà l’impresa ti verrà fatta fattura con iva al 10%. In questo caso bisognerà capire se l’impresa farà un ricarico e di quanto per capire se meglio avere l’iva al 22% o al 10%!!
    Il fatto di poter sceglier tu i materiali dove vuoi ti permetterà, nonostante un eventuale ricarico (se farai comprare dall’impresa) di sapere esattamente il valore dei materiali che hai in casa!

 

  • Programmare traslochi e consegne solo a fine lavori (veri!).
    Per quanto riguarda consegne e traslochi, non programmare solo sulla base di promesse per la fine lavori, potresti avere brutte sorprese e dover rimandare il tutto con il rischio di dover pagare penali o depositi in più.
    Lo so che non vedi l’ora di impossessarti della tua nuova casa, ma i ritardi sui cantieri purtroppo sono all’ordine del giorno (non per forza per cattiva organizzazione dell’impresa).
    Fatti dare, in linea di massima una scaletta dei lavori con delle date, se vedi che riescono a seguirle tutte, puoi pensare di organizzare le cose verso la fine dando comunque un margine di un mesetto, per stare tranquilli, ma se vedi che ogni volta per qualche motivo ci sono dei ritardi ASPETTA!!!

 

  • Chiedi che ti diano uno stato avanzamento lavori il più possibile accurato, con tutti gli extra.
    Sia che il lavoro extra non sia stato preventivato (rompendo possono presentarsi problematiche che non potevano essere previste in fase di preventivo), sia che l’extra lo abbia chiesto tu, fatti dare sempre i conti il più possibili corretti, se non tieni conto degli extra come si deve ti troverai un conto decisamente più salato. Avendo invece tutto sott’occhio potrai sempre decidere di “aggiustare il tiro” togliendo qualche lavoro, o scegliendo altri materiali.

Lo sappiamo, affrontare una ristrutturazione non è affatto semplice, anzi, diciamo pure che è grande fonte di stress! Abbiamo mille aspettative, abbiamo già nella nostra testa il risultato che vogliamo ottenere, ma il rischio che la realtà sia lontana da quello che noi volevamo è davvero dietro l’angolo!

Per evitare di vivere tutto il periodo dei lavori pieni di frustrazioni ti consiglio di fare uno studio approfondito di quello che vuoi ottenere, ovvero avere già una idea abbastanza chiara di ogni dettaglio, dall’impianto di riscaldamento ai mobili che vorrai comprare.

Più il progetto è dettagliato più sarà facile parlare con le varie maestranze spiegando per filo e per segno le tue desiderata.

Se sei vago mano a mano che i lavori andranno avanti i vari professionisti ti porranno dubbi e domande e se non dai delle risposte immediate i lavori si protrarranno con inevitabile perdita di tempo e denaro. E se rispondi subito, ma non sei “preparato” il rischio è di dare risposte a cui non hai riflettuto abbastanza che potranno portare ad un risultato diverso da quello che davvero vuoi!

Quindi devi essere preparato su TUTTO, perché davvero la casa sia quella che desideri!

Ecco le 7 cose a cui devi pensare prima di iniziare una ristrutturazione:

  • L’impianto di riscaldamento:

troppo spesso l’impianto di riscaldamento viene dato per scontato, ovvio che la casa verrà riscaldata, ma il come fa una grande differenza!
E’ una scelta tecnica di cui bisogna accertarsi che sia effettivamente fattibile e che cambia l’aspetto della tua casa!
Se sceglierai un riscaldamento tradizionale dovrai pianificare bene dove mettere i radiatori, sapendo che quelle porzioni di parete non saranno utilizzabili!
Se vorrai un riscaldamento a pavimento dovrai accertarti che lo spessore del pavimento sia sufficiente per contenere i pannelli radianti e mantenere un congruo strato di massetto che possa garantire il corretto funzionamento e la resa dell’impianto.
Così come per un sistema di climatizzazione aerea, che sia a vista o nascosta da un controsoffitto , bisognerà valutare l’altezza, ci sono regole che ci impongono delle altezze minime sotto le quali non si può scendere.

 

  • Il pavimento:

troppo spesso si pensa che il pavimento sia solo una scelta di gusto, ma così non è! Benché sia senza dubbio la scelta da cui si parte per delineare l’atmosfera e lo stile che si darà alla casa, bisogna pensare che ogni tipo di pavimento richiede un preciso sottofondo con caratteristiche che possono essere anche molto differenti.

Basti pensare allo spessore del pavimento, la resina è spessa da 1 a 3 mm, le cementine sono molto spesse da 20 a 30 mm, mentre la piastrella normale va da 7 a 9 mm e siccome queste ultime sono quelle che vanno per la maggiore, l’impresa edile, se non le viene detto nulla, preparerà un sottofondo per piastrelle. Ora de vuoi mettere la resina lo inspessirà, ma se ti innamori delle cementine? Dovrai cambiare idea oppure far rompere il sottofondo con perdita di tempo e denaro!

 

  • La cucina:

è una stanza importante e va curata nei dettagli perché sia funzionale, spesso però viene studiata all’ultimo minuto, si va dal rivenditore quando bene o male gli impianti sono già fatti e si finisce per scoprire che così come sono posizionate le cose la scelta di come predisporre i mobili è davvero molto limitata.
La cosa migliore da fare, una volta definite le misure della stanza è andare da un rivenditore e studiare insieme la migliore soluzione. Questi ti darà poi lo schema degli impianti che potrai dare ad elettricista ed idraulico che li seguiranno.
Questo vale a maggior ragione se vuoi avere una cucina con isola: tutti gli impianti dovranno passare a pavimento e uscire nel punto esatto in cui servono!

 

  • L’illuminazione:

una corretta illuminazione non è solo funzionale, ma serve a rendere più bella la propria casa e ad accrescerà la sensazione di benessere.
Punto luce a parete, punto luce a soffitto, faretti, ad incasso o meno, tagli di luce con strisce led, vanno tutte studiate prima con l’elettricista al fine di ottenere il risultato desiderato.
Una volta fatte le finiture è difficile porre rimedio!

 

  • I sanitari:

ormai gli idraulici prima di fare dei lavori richiedo la scheda tecnica dei sanitari che avete scelto, perché ormai le tipologie di sanitari sono diverse, anche solo a muro o a pavimento, ma se non siete preparati gli impianti saranno fatti per sanitari a pavimenti, il ché, di nuovo, vi farà perdere tempo e denaro se volete cambiare, oppure dovrete accontentarvi di avere qualcosa di diverso da quello che avevate desiderato.

 

  • Finiture e rivestimenti alle pareti:

Come per i pavimenti anche la finitura delle pareti richiede un sottofondo diverso a seconda del materiale che vogliamo utilizzare. Pietra, piastrella, carta da parati, colore semplice o pitture decorative richiedono tutti trattamenti diversi.
Non aspettate l’ultimo minuto per decidere, risparmierete tempo e denaro!

 

  • Gli arredi:

Benché i mobili entreranno in casa alla fine della ristrutturazione, non è l’ultima cosa a cui pensare (anzi dovrebbe essere una delle prime!)! Certo, a differenza della cucina non necessita di impianti particolari, se non qualche presa.
Ma pensa se hai un mobile grande a cui non vuoi rinunciare, ma per come hai predisposto i nuovi ambienti non c’è un posto dove metterlo?
Immagina di aver fatto una parete con dei tagli di luce che però poi sei costretto a nascondere con un mobile o, ancora, aver messo una aplique da parete che però ora devi spostare per mettere un mobile…
Potresti aver fatto mettere prese in tutte le pareti, ma lontane da dove vuoi mettere la lampada e quindi necessitare di prolunghe che corrono vicino agli zoccolini…
Pensare per tempo all’arredo permetterà di studiare ogni ambiente in maniera completa, ogni presa, punto luce, eventuale nicchia saranno posizionati ad hoc rendendo la stanza confortabile e unica!

Architetto e geometra vi potranno aiutare parecchio, ma di solito si occupano più delle cose burocratiche, della sicurezza e del coordinamento delle maestranze, no hanno l’idea di un progetto a 360gradi.
Se quindi non vuoi impazzire dietro a tutto, con il rischio di dimenticare un pezzo contattami compilando qui:

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Oggi voglio presentarti alcune nuove tavolozza di colori composta da sfumature morbide e neutre e da contrasti caldi e sottili.

credits Ferm Living Muses

Gradualmente, negli ultimi anni, il grigio è stato sostituito dal color “greige”, che è un grigio dalla tonalità decisamente più calda!

Quest’anno il tono sta diventando ancora più accogliente, con una sfumatura di giallo!

Uno di questi greige è “spiced honey” un color miele denso e caldo (colore dell’anno 2019 secondo la Sikkens)

credits Sikkens

C’è poi una azienda di vernici norvegese (la Jotun) che ha fatto di questi greige, con la gamma Lady un vero must, proponendo tre distinte tavolozze che possono creare ambientazioni dall’atmosfera rilassante e senza tempo. Le tre cartelle colori si chiamano CALMA, RAFFINATO e RAW e contengono tutti elementi di grande ispirazione!

Calma è un naturale punto di partenza per ambienti luminosi e ariosi, sovrappone sfumature neutre in perfetto equilibrio per creare un ambiente rilassante e invitante. Queste sfumature hanno finitura opaca, sono un perfetto sfondo a cui viene spesso abbinato il color pesca scura o rosa tenue per dare “consistenza”.

la maggior parte delle sfumature ha un sottotono dorato, ma leggermente attenuato, a differenza del spiced honey decisamente più audace.

credits Jotun

Raffinata vede le nostre case come una galleria! I colori sono sfumature di verdi e gialli con elementi di lavanda e colori neutri morbidi. È una tavolozza vivace, che mette il buon umore, ispirato alla natura, con materiali e superfici pieni di contrasto, che creano splendide combinazioni!

 credits Jotun

Raw è una paletta dai colori caldi della terra, rossi bruciati e grigio neutro che insieme formano uno sfondo per uno stile raffinato e una atmosfera accogliente. Ritroviamo anche qui dei verdi “sottobosco” che portano in casa la natura rilassando corpo e anima.

 credit Jotun

La creatività è e rimane personale, ma cerca di rompere con l’ovvio e scegliere dei colori che danno carattere! Non solo gioca anche con le asimmetrie e combinazioni di colore inaspettate perché aggiungono un’eleganza giocosa alla stanza; tonalità neutre in combinazione con colori contrastanti sorprendono l’occhio.

Se vuoi dare nuova vita a casa tua, perché ti rispecchi di più, ma non sai da dove iniziare contattami compilando il form:

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Hai finalmente trovato la casa che senti giusta per te, c’è da fare qualche lavoro perché sia esattamente come l’hai sempre desiderata… già la visualizzi in ogni suo dettaglio e ti vedi a viverci dentro felice!

Ora è ora di fare i lavori… ma da dove incominciare? Immagino che tu possa essere assalito da mille dubbi: “Meglio una sola impresa strutturata o più professionisti diversi?”, “Chi mi seguirà in questo percorso?”… e chi più ne ha più ne metta.

E’ normale! Ristrutturare casa non è una passeggiata!

L’idea è elettrizzante, immaginarsi il risultato finale ancora di più, ma la strada per arrivarci può essere tortuosa e in salita!

Devi scegliere i materiali e i professionisti che metteranno mano alla tua casa e li devi seguire!
Si perché se non gli stai dietro ci saranno una serie di intoppi e sicuramente i lavori andranno in ritardo!

“Eh ma c’è il geometra/architetto che segue i lavori, controllerà lui, no?” NON sempre, anzi quasi mai!!!
Capita spesso che queste figure professionali si occupino del progetto iniziale, della parte burocratica (come tutte le pratiche da portare al comune) e poi della sicurezza in cantiere, ma non del resto, come il coordinamento delle varie maestranze.

I professionisti da organizzare sono almeno: idraulico, elettricista, muratore, piastrellista e imbianchino!
Puoi pensare di affidarti ad una società più strutturata che abbia tutto al suo interno i modo che i professionisti si conoscano già e si coordino tra loro, ma anche così dovrai comunque sempre vigilare.

Uno dei problemi più grossi che spesso capita nei cantieri è la mancanza di comunicazione e il fatto che la maggior parte delle volte nessuno conosce il progetto finale, ognuno fa il suo “pezzettino” senza sapere quello che deve fare poi l’altro e questo spesso genera una serie di scarica barili “io non sapevo, non è compito mio” e via di seguito! E tu sarai l’unica vittima di eventuali errori.

Mettere a conoscenza tutte le parti in causa del risultato finale è, secondo me, la cosa migliore da fare affinché ognuno prenda in carico la sua parte, ma con la consapevolezza anche di quello che dovrà fare l’altro, cercando quindi di agevolarlo.

Altra cosa molto importante è partire con un progetto che sia dettagliato comprendendo anche, quanto meno in linea di massima, tutto l’arredo, questo perché sarà più facile mettere prese e luci in maniera funzionale e non a casaccio, studiare l’apertura delle porte affinché non creino disturbo alcuno… e così via.

Ora se non sei avvezzo a queste cose potresti davvero impazzire e dimenticare qualche pezzo!
Puoi però affidarti ad un professionista che con te studi il progetto nei minimi dettagli e poi si occupi di seguire ogni fase del cantiere e che ti tenga solo al corrente di come sta procedendo.
Avresti così una sola persona con cui confrontarti che si occuperà di tutto… ti resterà poi solo di fare le valigie per entrare e cominciare la tua nuova vita!

Se quindi non vuoi impazzire dietro ad una estenuante ristrutturazione che ti faccia dire “ma chi me lo ha fatto fare?” e allo stesso tempo non vuoi rinunciare alla casa dei tuoi sogni compila qui sotto:

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Come tutti gli anni Pantone “detta legge” sui colori che diventeranno il trend dell’anno a venire (nominerà poi anche il “colore dell’anno”)…

Scopriamo perciò insieme le proposte per il 2019, così che se avete idea di rinnovare casa saprete come muovervi!!!

Pantone, nella sua pubblicazione annuale “PANTONEVIEW home + interiors 2019”  propone ben 72 colori, suddivisi in 8 temi tutti associati ad una immagine che mostra il giusto abbinamento e funge da ispirazione!

Al momento sono state rese pubbliche 3 palette su 8 (delle altre sono noti solo il nome e la descrizione) e sono:

  • Cravings
  • Classico
  • Meanderings

Partiamo dalla prima: CRAVINGS

E’ una palette colori decisamente particolare, molto calda il suo nome lo dice chiaro “brama, desiderio” e quindi non poteva mancare il rosso “piccante”! E’ una palette che prende ispirazione dalla voglia di cibo. Il rosso peperoncino viene affiancato da rosa “e viola carichi, come le bacche! Anche i neutri marroncini, come il cappuccino, sono colori caldi, la nota fresca è data dal verde!
Sono colori che rimandano a sapori eccezionali che ispirano esperienze piacevoli!

Ecco alcuni dei colori compresi nella palette:

Senza tempo la seconda palette: CLASSICO

Sono colori sobri e minimali, intramontabili ed eleganti; sono le basi dello stile. Troviamo al suo interno il bianco cigno e il color cammello che si sposano con il teal, i grigi i bordeaux e i neri!
I metalli saranno ancora molto in voga, perché gli oggetti che luccicano ci attraggono sempre, quindi l’oro (colore molto classico!) metallizzato fa parte di questa palette

Ecco alcuni dei colori compresi nella palette:

Indiscutibilmente estrosa la palette: MEANDERINGS

Partendo dal suo significato “il girovagare” è un mix di colori che lascia pensare a viaggi tra culture lontane tra loro! Questa palette rappresenta un percorso tortuoso (altro significato della parola meandering) però esplorato a ritmo lento che regala inaspettate sensazioni.

Ecco i colori di questa stravagante palette

Le altre 5 palette sono:

  • Musings (significa riflessione) palette dai colori riflessivi, ma vitali, con sfumature delicate. Vuole trasmettere relax, con uno stile di vita sano e vicino alla natura.
  • Paradoxical (paradossale) è un mix di colori eclettico, tra tradizione e modernità. Propone accoppiamenti anticonformisti.
  • Syncopated (spezzato /interrotto) luminoso ed energetico, ha colori molto accesi come il giallo e il rosso, il tutto accompagnato dal bianco brillante!
  • Cherish (amare/apprezzare) è una combinazione di colori che trasmettono confort, divertimento, affetto e gioia.
  • Proximity (vicinanza) è un mix tra natura e tecnologia, descrivendo la vita di oggi. Si mescolano perfettamente insieme tonalità di verdi e blu.

Come vedete ce n’è per tutti i gusti, ma attenzione ad usarli in maniera corretta… gli stessi colori dosati in maniera differenti creeranno ambientazioni differenti! Ogni colore ha la sua luminosità e
la sua “forza” non si possono usare a caso!

Se hai paura di sbagliare non esitare a contattarmi compilando il form!

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(tutte le foto sono prese dal web)

Trovare la casa giusta non è sempre facile, ci sono di mezzo davvero tantissimi fattori…
Ma per la casa, come per le persone esiste un certo feeling che ci fa intuire quando abbiamo trovato quella giusta.

Ora se si tratta di un affitto è certamente più semplice, ma se la casa va comprata è naturale che la scelta sia davvero ponderata.

Come fare quindi perché questa ricerca non diventi un incubo?

La prima scelta è DOVE cercare, sembra banale, ma non lo è! La scelta va fatta in base alle esigenze quotidiane di lavoro e famiglia. Certo non posso pensare di avere “tutto sotto casa”, ma quanto meno devo cercare la miglior soluzione!
quindi primo grande scoglio è centro o “periferia”?!

La seconda cosa da valutare è palazzo d’epoca o edificio nuovo? Laddove fosse possibile anche  casa indipendente o appartamento?

La differenza tra casa indipendente e appartamento non la devo certo spiegare… ma anche questa, dove è possibile farla, risulta una scelta cruciale: c’è chi sogna la casa indipendente, ma poi impazzisce a stare dietro a tutti i lavori da fare, tipo tagliare il prato. Sembra una banalità, ma è una cosa da tenere in considerazione!

Lo stabile d’epoca ha un fascino particolare e di solito ha ambienti ampi, di contro i palazzi nuovi sono stati realizzati con sistemi e tecnologie all’avanguardia che permettono un risparmio energetico da non sottovalutare!

Naturalmente si può cercare uno stabile d’epoca completamente ristrutturato, per godere del suo charme senza rinunciare al valore aggiunto delle nuove tecniche energetiche.

Una volta scelta la tipologia di casa il suggerimento che vi posso dare è di “giocare” con le piantine.
Sì lo so, purtroppo il 90% delle piantine che vengono date, sono quelle catastali, spesso anche piccole e quasi incomprensibili. Ma poco importa, sono in scala, e la casa l’avete vista, magari prendete la misura di un paio di muri per aver la certezza che siano in scala e poi… e poi prendete i mobili che già avete oppure quelli che sapete vorreste comprare, mettete in scala anche loro e via disegnate gli ingombri sulla piantina!

Vi suggerisco di farne più copie così potete studiare più opzioni.

Se di mobili non ne avete, e dovete comprare tutto, sarà ovviamente più facile perché si potrà studiare un arredamento “su misura”, ma vi suggerisco di pensare a quello di cui non potete fare a mento al fine di capire se ci sta e quindi se quella effettivamente possa essere la casa giusta.

Va da se che potete optare per una casa da ristrutturare. In questo caso, per certi versi le cose sono più semplici, perché se non vi imbattete proprio in tutti muri portanti, qualche modifica agli interni potete farla. D’altro canto è un lavoro lungo e dovete assolutamente affidarvi ad un geometra o architetto anche solo per tutte le pratiche da presentare per i vari permessi. Dovete trovare una ditta che vi faccia i lavori a regola d’arte e nei tempi accordati.
Anche in questo caso, però vi suggerisco di “giocare” con gli arredi sulle piantine perché spesso ci si fa prendere dall’entusiasmo e poi ci si trova con spazi difficilmente utilizzabili o comunque poco fruibili.

Ricordate che la casa perfetta, a meno che non la costruiate dalle fondamenta non esiste! Bisogna sempre scendere a compromessi.

Quindi stilate una lista di cose di cui NON potete fare a meno e poi cominciate dalla scelta della zona!

Naturalmente in tutto questo essere accompagnati da un professionista può essere utile! Se avete paura di sbagliare scelta, se non siete tanto convinti dei disegni fatti sulle piantine, non esitate a contattarmi, valuteremo insieme ogni possibile scelta così che possiate prendere la decisione migliore per le vostre necessità!

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In questo periodo sto seguendo la ristrutturazione di un bellissimo casale nelle colline dell’acquese comprato l’estate scorsa da una coppia di stranieri.

Sono due persone straordinarie che hanno comprato questo rustico per i loro 25 anni di matrimonio!

Quando me lo hanno raccontato ho pensato: “WOW che cosa romantica!”.

Si sono innamorati delle colline del Monferrato e hanno pensato che sarebbe stato un buon posto per le loro vacanze e, eventualmente, per rifugiarsi arrivati alla pensione!
Il casale è molto grande, una parte era già adibita a casa, mentre la parte più grande era adibita a fienile. Loro hanno richiesto un progetto affinchè tutta la casa diventasse abitabile.

Interessante Virginie e quindi?

E’ facile intuire che questa coppia che abita e lavora in un paese asiatico non può certo seguire i lavori e nemmeno andare in giro a cercare gli elementi d’arredo!

Sono stata quindi contattata per aiutarli nella scelta, nell’acquisto e nella presenza in loco all’arrivo poi effettivo dei mobili con supervisione allo scarico e al montaggio.

Non troppo tempo fa sono venuti in Italia per vedere come stavano procedendo i lavori e per qualche giorno abbiamo fatto una full immersion di negozi per i mobili (in particolare per le finiture della cucina e i divani) e per le piastrelle. E’ stato faticoso concentrare tutto in pochi giorni, ma anche molto divertente e soddisfacente.

Questo mi ha permesso di capire ancora meglio i gusti e le esigenze dei clienti.
Fin qui tutto bene…

MA… ovviamente c’è un ma… non sta andando così “liscio” come può sembrare: i clienti vorrebbero avere una cucina country con forno in combinata coi fuochi (insomma non ad incasso per intenderci) e un lavello unica vasca da 90cm da appoggio.

In Italia non è molto usata questo tipo di cucina, quindi il forno in questione difficilmente lo trovi in offerta nei mobilifici, e il lavello… da 90 cm sembra non esistere! Li trovi da 60 cm ma, appunto, non della misura che vorrebbe la padrona di casa.
Per il forno ho fatto una ricerca e ho trovato un rivenditore della marca specifica richiesta dalla cliente, riuscendo così a dimezzare il prezzo proposto. E per il lavello nei prossimi giorni ho un paio di contatti da fare (spero vivamente di trovarlo!).
Ok, credo che molto probabilmente del forno e del lavello della cliente non è che ti interessi più di tanto e lo posso capire, allora perché ti racconto questo?

Per spiegarti come lavoro… ho cercato e sto cercando soluzioni migliori per i clienti anche se questo significa andare in giro, prima sul web, poi fisicamente, alla ricerca di qualcosa che magari non riesco neanche a trovare.

Qualcuno mi ha detto che mi prodigo perfino troppo, che non si può “impazzire” per determinate cose, ma non sono del tutto d’accordo. Certo, avrei potuto lasciarli pagare il doppio per il forno, e dirgli che il lavello o lo prendeva da 60 cm o lo facevamo fare in marmo (a prezzo molto probabilmente più alto e decisamente più delicato da mantenere). Alla fine io cosa ne posso? Non sono io che produco e rivendo, no?

Però personalmente cerco sempre di dare quel qualcosa in più, perché vedere negli occhi dei clienti la gioia vera è per me la soddisfazione più grande!
E messaggi come questo me ne danno la conferma

Ora io ti ho fatto l’esempio di una cucina, ma questo è quello che otterrai da me se vorrai affidarmi casa tua… SEMPRE!

Qualche tempo fa vi ho parlato della dispensa e di quanto questa sia importante in una cucina. Oggi voglio ampliare il discorso alla cucina in generale. Se dovete cambiarla, o se state per comprarne una nuova ecco alcuni spunti da cui partire:

 

  • I tre punti nevralgici della cucina sono, frigo, lavello (e lavastoviglie) e fuochi (con forno). Questi tre elementi racchiudono le tre attività che si fanno in cucina: preparare, lavare e cucinare, quindi vanno tenuti abbastanza vicini tra loro per permettervi di non fare le mille miglia con in mano piatti ustionanti o sgoggiolanti. Per chi può l’ideale sarebbe metterli al vertice di un triangolo equilatero… ma va da sé che non tutti abbiamo lo spazio per questo (io per esempio non ce l’ho! ). In una cucina lineare fuochi-lavello – frigo saranno la conformazione migliore, mentre in una cucina con due lati paralleli lavabo – frigo su una parete e fuochi sulla parete opposta! Nelle altre situazioni, come scritto poc’anzi cercare di creare un triangolo il più possibile equilatero, sarà decisamente più facile e funzionale muoversi e lavorare!

 

 

 

 

 

 

  • Nel post della dispensa sottolineavo la sua importanza per una corretta sistemazione di cibo e stoviglie, è altrettanto importante avere un giusto spazio per il piano di lavoro! Bisogna trovare un giusto compromesso tra le due cose, magari non fate la pasta in casa (ma poi perché no?) ma quando dovete preparare più di una portate avere spazio dove appoggiare i vari ingredienti e recipienti è indispensabile!
  • Se siete fortunati da avere lo spazio per un’isola o una penisola ricordate di dargli la giusta importanza, saranno le protagoniste di questo ambiente! L’idea di inserire nel piano i fuochi o il lavello risulta vincente per favorire la comunicazione con la famiglia o eventuali ospiti!
    b. ricordate di lasciare almeno un metro di spazio tra isola e gli altri mobili in modo da mantenere tutto comodamente fruibile!

 

 

 

 

 

 

 

  • D’obbligo la cappa aspirante e non solo filtrante, per confluire il vapore all’esterno. La cucina è un ambiente umido e una buona aerazione è indispensabile per la conservazione dei cibi.
  • Una volta delineata “fisicamente” come sarà la vostra cucina arriva la parte tra quelle più importanti… ovvero l’illuminazione! Mi raccomando NON SOTTOVALUTATE questo aspetto! La cucina è l’ambiente che va illuminato più di tutti e che necessita anche di luci correttamente direzionate verso l’area di lavoro, l’isola se l’avete e anche sul tavolo dove si mangia!

 

 

 

 

 

 

 

By Virginie

Siamo a ridosso del mese di marzo, tra 23 giorni inizia ufficialmente la primavera, ma in questi ultimi giorni siamo nella morsa di “BURIAN” l’ondata di gelo arrivata dai Balcani e allora ecco che i riscaldamenti sono sempre accesi su temperature alte, così come camini (per i fortunati detentori) e stufe… ma spesso, nonostante questo, si arriva a fatica a temperature gradevoli, questo a causa di una scarsissima coibentazione delle nostre case!

“La coibentazione è una tecnica per isolare due sistemi aventi differenti condizioni ambientali, in modo che i due sistemi non scambino calore o vibrazioni sonore tra di loro. La coibentazione può offrire dunque isolamento termico, acustico o termoacustico. Tipicamente la coibentazione viene effettuata interponendo tra le due parti specifici materiali (ad es. pannelli) che non permettono lo scambio di calore, nel caso di isolamento termico (cappotto termico)…” cit wikipedia

Ora, se non stai costruendo o ristrutturando casa, se magari abiti in un vecchio condominio potrebbe sembrare impossibile risolvere il problema, rassegnandosi a soffrire il freddo d’inverno (e il caldo d’estate).
In realtà ci sono degli interventi che si possono fare e che aiutano:

– Le finestre sono le zone dove si ha più dispersione di calore, quindi la prima cosa da fare potrebbe essere quella assicurarsi di avere buoni serramenti. L’isolamento termico dipende dal materiale del

serramento, dal tipo di vetri utilizzati e dal numero di strati di vetri (ci sono serramenti a triplo strato con sistema oscurante integrato!). Se non li puoi / vuoi cambiare assicurati di togliere tutti gli spifferi!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

– Esiste il sistema ad “insufflaggio”: attraverso alcuni fori fatti sul muro viene introdotto nell’intercapedine il materiale isolante ad alta efficienza termica che elimina le dispersioni termiche portando comfort termico ideale. (Questo sistema di coibentazione non richiede permessi comunali).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

– Può sembrare sciocco, ma, in caso di riscaldamento classico a gas, lasciare libero il termosifone da tende o mobili e lasciarli respirare aiuta a migliorare il riscaldamento dell’ambiente.
Un trucchetto in più? “isolarlo” dalla parete retrostante con un pannello in legno o polistirolo! Questo aiuterà a far sì che il caldo si “concentri” solo verso la stanza e non si disperda nel muro!

 

(Foto web)

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Virginie