Hai un pilastro che vorresti nascondere più o meno in centro alla stanza?!

Non è raro che in una stanza ci sia un pilastro, chiamata anche colonna, e purtroppo, vuoi perché è portante, vuoi perché ci passano dentro gli impianti, magari condominiali, non è spostabile!

Spesso e volentieri questo pilastro è proprio dove non dovrebbe essere, creando qualche problema nella sistemazione degli arredi…

Sei anche tu in questa situazione? Vediamo allora insieme 18 soluzioni per nascondere, o comunque camuffare, un pilastro.

La scelta della soluzione giusta dipenderà ovviamente dalla posizione del pilastro e soprattutto dallo stile scelto per la casa.

– RIVESTILO – DECORALO

Uno dei modi più semplici per nascondere o camuffare un pilastro è quello di rivestirlo e lo si può fare in molti modi:

1 – Pietre – legno – corda

Il rivestimento serve a rendere più gradevole la vista del pilastro e si possono scegliere per questo proposito diversi materiali, come il legno, la pietra o anche la corda!

Quest’ultima è una soluzione che si vede sempre più spesso, però non è adatta a chi avesse gatti in casa!

La scelta del materiale naturalmente dipenderà dallo stile della casa!

(credits: El mueble; Sylvia Kean)

Se questo elemento di copertura, poi fosse ripreso in altre parti della stanza questo renderebbe il tutto decisamente più uniforme.

Se il pilastro è in soggiorno e usi la pietra per rivestirlo potresti, per esempio, usarla anche per la parete dietro al divano.

Creeresti un po’ di contrasto e di gioco.

Lo puoi fare anche se non hai uno stile rustico in casa, dipingendo di bianco i mattoni.

(credits: Brando concept)

2 – Piante

Perché non mettere alla base un bel vaso con una pianta rampicante?

Il verde in casa è molto importante e con la scusa di nascondere il pilastro, quello potrebbe essere davvero un buon posto per una pianta!

Potresti addirittura ingrandire la base per creare un vaso integrato…

(credits: Nature at Work Ltd; Brian factory)

3 – Specchi

Si vede spesso più che altro in ambienti commerciali, ma in effetti potresti pensare di rivestire il tuo pilastro con degli specchi!

Se l’ambiente è piccolo sconsiglio di specchiare completamente tutte e quattro le pareti, meglio magari mettere degli inserti,  oppure comunque un solo lato, risulterà meno pesante.

(credits: Felippi Wyssen; © Jose Hevia)

4 – Lavagna

Questa soluzione è bellissima soprattutto se il pilastro è nei pressi della cucina.

Puoi usare una speciale pittura, una lavagna auto adesiva oppure ricoprire con vera pietra lavagna.

Quest’ultima soluzione sicuramente più cara, ma è anche quella che da le prestazioni migliori.

È una soluzione fantastica se hai dei bambini, ma, ammettiamolo, non solo per loro!

(credits: Jessica Isaac; M.O.B Interior Designs)

5 – Su misura

C’è la possibilità di fare dei rivestimenti decorativi su misura con materiali particolari come il corian, il gesso, lamiere verniciate e ovviamente il cartongesso

Con il cartongesso è più difficile, bisogna trovare il professionista giusto, ma con gli altri materiali è sicuramente possibile ottenere forme circolari!

Con le lamiere si possono avere creare, con il taglio laser, i più svariati motivi!

Si può anche pensare di prevedere una retro illuminazione, il pilastro così diventerà un pezzo unico, magari il focal point!

(credits: Associated Fabrication; bascan.com.tr)

6 – Grezzo

Se hai scelto uno stile industrial, ma non solo, potresti anche pensare di tagliere l’intonaco e lasciare il cemento grezzo.

Diventerà un elemento decorativo che darà maggior risalto allo stile scelto!

(credits: semerene.com; abaton.es)

7 – Artistico

Sempre tenendo presente lo stile della tua casa potresti decidere di decorarlo vuoi con disegni, vuoi con basso rilievi.

Potresti renderlo floreale o una antica colonna della Magna Grecia!

Non limitare la tua fantasia!

(credits: favim.com; eleni-srl.it)

– COLLEGALO ALLA PARETE VICINA

Se il pilastro non è troppo lontano dalla parete è possibile collegarlo ad essa e, anche qui i modi sono svariati:

8 – Mensole

È la soluzione più facile, collegare pilastro e muro con delle mensole che creino una libreria!

Il pilastro così non sarà più un elemento a se stante, ma sarà un tutt’uno con la parete, risultando così decisamente meno invasivo.

(credits: Heimai;  Serena Mitnik-Miller & Mason St Peter)

9 – Struttura in cartongesso

La stessa cosa può essere fatta, anziché con mensole con una struttura, a giorno o meno, in cartongesso

(credits: femkeido.nl;lascositasdebeacheau)

10 – Pannelli divisori

Se il pilastro si trova in un  open-space, vicino all’entrata potrebbe essere un ottima idea aggiungere pannelli divisori per creare una delimitazione dei due ambienti.

Questi pannelli potrebbero anche avere una consolle integrata o, perché no una bella panca!

(credits: @yuchenchou58; El mueble)

11 – Nicchie

Se lo spazio tra il pilastro e il muro è minimo potresti pensare, sempre con il cartongesso di collegarlo al muro creando delle piccole nicchie, magari illuminate.

Potrebbe essere il posto giusto per esporre qualche bell’oggetto.

(credits: hotcore.info; designandmore.it)

12 – Mobile contenitore

Siccome lo spazio per riporre, lo sappiamo bene, non è mai sufficiente, lo spazio tra colonna e muro potrebbe contenere un bel mobile contenitore.

L’ideale è che questo mobile arrivi fino a soffitto in modo che il pilastro sembri una spalla.

Questo crea una continuità visiva che mimetizzerà ancora di più il pilastro.

(credits: Cose di casa; Morgan Williams)

– SFRUTTALO

Se la distanza dal muro è troppo grande non resta che sfruttarlo e renderlo un arredo lui stesso o almeno un elemento creato ad hoc, anche qui ci sono vari modi per farlo:

13 – Mensole

Il fatto di non poter arrivare alla parete non significa dover rinunciare alle mensole!

Basterà infatti circondare il pilastro con mensole a sbalzo!

Si possono anche mettere mensole più lunghe solo su due lati e attaccarle al soffitto con dei cavi.

(credits: apartmenttherapy.com; Enrico Massaro architetto)

14 – Nicchie

Se le mensole non piacciono si possono creare delle nicchie realizzando attorno al pilastro una struttura in legno o in cartongesso.

La scelta dipenderà sempre dallo stile scelto, il cartongesso darà visivamente una continuità con gli altri muri.

(credits: cose di casa; Form 8 Studio)

15 – Costruirci intorno un mobile contenitore

Un’altra idea, soprattutto se il pilastro si trova nell’ingresso o nel soggiorno, è quella di costruire intorno al pilastro un sistema di armadiature.

Così facendo nasconderesti completamente il pilastro ricavando un piccolo guardaroba per cappotti e borse!

(credits: gaiamiacola.it)

16 – Rendilo un elemento decorativo

Un’altra idea originale è quella di integrare nel pilastro la luce a led, così da farlo sembrare un elemento messo lì di proposito.

Se non fosse facile intervenire direttamente sul pilastro, si potrà sempre farsi aiutare da una struttura in cartongesso in cui integrare, appunto i tagli di luce.

(credits: Silvia Panaro archittettura e design; pinterest)

17 – Duplicarlo

Può sembrare una follia, ma crearne uno identico finto può davvero essere d’aiuto per mascherare il pilastro.

Tra l’altro, se il pilastro si trovasse in un open-space il lo spazio tra i due pilastri potrebbe essere utile per riempirlo con mobili bifacciali.

Sarebbe un modo per dividere le due funzioni e avere un mobile di servizio che serva ad entrambi gli ambienti.

(credits: Atelier blanco; firasf.com)

18 – RENDILO PARTE DELL’ARREDO

L’ultimo modo per nascondere un pilastro, e forse il più semplice, è quello di renderlo parte integrante dell’arredo, affiancandolo ad uno di essi.

Così facendo il pilastro verrà percepito come spalla di questo arredo.

Appoggiaci il divano, definendo così maggiormente il suo spazio, oppure un tavolo.

Ancora, se il pilastro fosse in cucina potresti integrarlo o affiancarlo all’isola o penisola, questo soprattutto se ci fosse una buona distanza tra pilastro e parete cucina.

(credits: Casa F/H; Niall McDiarmid)

 

Come vedi ci sono molti modi per nascondere un pilastro, per cui se cerchi casa e ne trovi una con questo elemento non abbatterti, usa un po’ di immaginazione e sfruttalo a tuo vantaggio!

Se hai un pilastro in casa e lo hai camuffato in una maniera ancora differente, fammelo sapere nei commenti!

Spero che l’articolo ti sia piaciuto e ti sia stato utile!

Sentiti libero/a di condividerlo con chiunque tu pensi possa essere interessato, ne sarò onorata e mi aiuterà a farmi conoscere.

Se hai bisogno di una consulenza per casa tua non esitare a contattarmi!

Oggi volevo tornare sull’argomento Elementi di design parlando di sedute particolari e famose!

1 – POLTRONA SACCO ZANOTTA

Ideata da Franco Teodoro, Cesare Paolini e Piero Gatti nel 1968 per il produttore Zanotta, Sacco è un’icona della Pop art che ha rappresentato il concetto di libertà totale.

Già prima del 1968 esistevano sei prototipi di questa seduta che inizialmente doveva essere un involucro trasparente contenente del liquido.

Risultando però difficile da riempire e troppo pesante, si passò ad utilizzare palline di polistirene espanso ad alta resistenza, con rivestimento in tessuto o in pelle.

Non avendo nessun tipo di struttura, né sostegno, poteva prendere qualunque forma desiderata!

(credit Zanotta)

Esiste in tre grandezze e in una varietà di colori.

Il 9 settembre 2020 riceve il premio compasso d’oro alla carriera, premio dato a quei prodotti che hanno fatto e continuano a fare la storia del design.

Ha ottenuto diversi riconoscimenti tra i quali la Selezione Compasso d’Oro nel 1970 e il Premio Bio 5 a Lubiana nel 1973.

È una delle sedute più imitate al mondo, ed inserita nelle collezioni internazionali di arte contemporanea di molti musei.

(credit Zanotta)

2 – SEDIE HIM/HER

Disegnate nel 2008 da Fabio Novembre per Casamania è una rivitazione audace e provocatoria della Panton chair: schienale e sedile mostrano le forme di un corpo nudo, femminile o maschile.

La forma delle sedie, realizzate in polietilene mediante stampaggio rotazionale, deriva dalla scansione tridimensionale di due sculture i gesso!

“Adottano corpi scolpiti come modelli di seduzione nudi ma non ne provano vergogna”. Cit. Fabio Novembre.

Sono sedie davvero uniche e insolite che si posizionano al confine tra arte contemporanea e design industriale, sono vere e proprie sculture!

Esistono in versione opaca e lucida.

La versione lucida ha una gamma di colori più ampia, ma quella opaca è adatta anche per l’esterno.

(credit: Casamia)

3 – POLTRONA NEMO

Disegnata da Fabio Novembre nel 2010, per Driade, la poltrona Nemo è una grande maschera in cui rifugiarsi.

Come le sedie Him/Her queste poltrona esalta la figura umana, è un volto dai tratti classici, una figura umana che propone una bellezza mitizzata come nell’antica Grecia!

Il nome è significativo: Nemo, ovvero nessuno, nome che Ulisse usò per scappare dal ciclope.

La poltrona Nemo è una maschera che copre il viso ed è l’archetipo del volto umano che cela chi siede al suo interno.

Esiste in versione fissa e girevole e in una varietà di colori, il suo design originale, quasi una scultura, fonde design e arte contemporanea.

È una poltrona maestosa può essere esposta come un’opera d’arte!

(credit: Studio Venturoni; Driade)

Alcune curiosità:

– In occasione della Milano Design City che si è svolta lo scorso mese di Ottobre, per festeggiare il decimo anniversario di questa poltrona è stata presentata l’installazione NEMO, OMNI. La poltrona è stata proposta in cinque colorazioni Skin Tone soft touch con l’obiettivo di promuovere l’inclusività e l’eguaglianza.

– La poltrona è presente nella serie tv “Arsène Lupin” lanciada da Netflix nel 2020, non come semplice complemento d’arredo, ma come elemento che nasconde o rivela l’identità del protagonista!

(credits: Driade; Netflix)

4 – POLTRONA GETSUEN

Cambiamo genere con la poltrona Getsuen progettata negli anni 90 dal  designer giapponese Masanori Umeda per Edra.

È una poltrona a forma di fiore (nello specifico la campanula cinese) è espressione della voglia di riconnettere il design alla natura.

La forma è delicata, con una superficie vellutata che vuole dare la sensazione dei petali.

La struttura invece è solida e in acciaio presso formato, riempito poi di poliuretano espanso.

È dotata di ruote posteriori (spesso dipinte di verde come un vero fiore) per consentire di spostarla facilmente.

Esiste in vari colori, è davvero originale e può dare quel tocco in più all’ambiente, diventandone magari il punto focale!

Curiosità Getsuen significa “giardino con la luna piena”!

(credit: Edra; Tommasini arredamenti)

5 – POLTRONA ROSE CHAIR

Stesso designer, stessi anni, stessa casa produttrice della poltrona Getsuen, ma fiore diverso, questa volta è una rosa!

Perfetto connubio tra design ed eleganza, la Rose Chair ha una struttura in metallo modellato con piccole sagomate in legno.

Anche la sua imbottitura, come quella della Getsuen è in poliuretano espanso, con anche ovatta sintetica.

Gli accoglienti petali sono sagomati in legno e rivestiti di velluto, per ricordare la sofficità di una rosa.

Questi petali sono realizzati uno per uno a mano!

Le gambe sono in alluminio tornito, spazzolato e verniciato con finiture trasparenti essiccate in forno.

Anche questa poltrona esiste in una varietà di colori e anche in pelle color oro!

(credit: Edra; Carola Vannini)

6 – DIVANO BOCCA

Concludo con un divano icona pop: il divano Bocca di Gufram ideato da Studio 65 negli anni 70!

È una vera a propria bocca disegnata che fa incontrare design e pop art.

Fu concepita per il centro benessere di Milano Contourella di Marilyn Garosci e editata in numero limitato.

In barba a tutte le previsioni per cui nessuno avrebbe scommesso sul suo successo, questo divano è diventato un vero cult!

Le labbra sono quelle di Mae West, attrice americana degli anni 30 e 50. Dalì la ritrasse e da quel ritratto le labbra dell’attrice divennero divano!

Per creare questo divano si sperimenta un materiale usato come isoalte nell’industria dei trasporti: il poliuretano espanso a portata differenziata!

Viene poi rivestito in un tessuto elasticizzato rigorosamente rosso!

Nel 2008 nascono anche le versioni Pink Lady in fucsia e dark lady in nero, quest’ultima rigorosamente con piercing a misura!

È esposto al Louvre, al Museum of Applied Art and Science di Sydney e al Design Museum di Monaco.

(credit: Courtesy of Behomm; Gufram)

 

Spero che questo articolo sulle sedute particolari e famose ti sia stato utile e ti sia piaciuto, nel caso fammelo sapere nei commenti.

Se ti interessa l’argomento elementi di design qui c’è la mia playlist YouTube!

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Vorresti nascondere la tv perché ti sembra che rovini un po’ lo stile del tuo soggiorno?

Questo articolo allora fa per te!

La televisione è un oggetto che praticamente tutti abbiamo in casa, sicuramente in soggiorno, ma a volte anche in cucina e in camera!

Ma ammettiamolo, non è tutta questa grande bellezza e, in certi casi, potrebbe anche essere un elemento di disturbo nel design che abbiamo creato.

Vediamo quindi oggi alcuni modi per nascondere, o quanto meno mimetizzare, la tv!

1 – CHIUDERLA IN UN’ARMADIATURA

È un classico che tra l’altro ti permetterà anche di avere altro spazio per riporre, sempre indispensabile in una casa.

Era un trucco usato anche con i vecchi televisori a tubo catodico!

(credits: housebeautiful.com; The Dormy House)

Con un’armadiatura classica, ovviamente diventa complicato quando il televisore è particolarmente grande!

In questo caso sarà necessario una struttura fatta apposta, magari con pannelli scorrevoli integrati magari in una libreria.

(credits: kove.com; apartmenttherapy.com)

2 – USA MECCANISMI A SCOMPARSA

Un’alternativa a quella appena proposta è quella di nascondere la televisione in consolle o cassettoni che vengono motorizzati.

Questo permette di mostrare o occultare all’interno del mobile la tv a seconda dell’esigenza.

Con questa tecnica si può pensare anche di creare una contro soffittatura ad hoc dalla quale si po’ far scendere la tv

(L’azienda Lift-tech propone tutti questi generi)

(credits: projets.cotemaison.fr; arrangementhome.com)

3 – USA IL COLORE

Un’altra idea davvero semplice, ma molto efficace, è quella di usare il colore; come sai il colore è un ottimo alleato per il design d’interni!

Puoi usare questo metodo sostanzialmente in tre modi:

– usare altri elementi neri nella stanza, la televisione così si confonderà un po’ con questi elementi!

Un esempio molto semplice potrebbe essere quello di circondare la televisione con quadri e foto dalle cornici nere!

(credits: apartmenttherapy.com; @colorful._dreams)

– dipingere la parete, o una porzione di essa con un colore scuro!

Questo renderà la televisione meno visibile e potrebbe essere anche un modo per creare un punto focale!

(credits: pured.co; @rcpa)

– se dipingere la parete ti sembra troppo potresti comunque pensare ad una scaffalatura più scura.

Sarà meno impattante rispetto al muro, ma sicuramente assolverà al compito di mascherare la tv.

(credits: inmyroom.ru; Adrienne Breaux)

4 – DIETRO UNO SPECCHIO

È un’idea originale incorniciare la tv con uno specchio!

Da spenta la tv sarà uno specchio a tutti gli effetti, mentre da accesa si vedrà benissimo.

Esistono anche specchi con tv incorporata!

Ci vorrà un minimo di accortezza a dove si posiziona, ovviamente, perché rifletterà, anche  tv accesa, di più si quanto non rifletterebbe la televisione di suo.

(credits: seura.com; laurelberninteriors.com)

5 – DIETRO UN QUADRO

Se lo specchio non è di tuo gradimento potresti copiare il principio, ma nascondere la tv dietro ad un quadro!

Puoi pensare di prendere un quadro leggero con una cornice rofonda che ti consenta di appoggiarlo al televisore.

Oppure, decisamente più pratico, avere un meccanismo (magari motorizzato) che ti permetta di farlo scorrere su un lato, aprirlo o alzarlo…

(credits: diynetwork; minted.com)

In alternativa, se ti piacciono i poster o le cartine geografiche, puoi pensare di appenderne una sopra la televisione che puoi srotolare e arrotolare all’occorrenza!

(credits: homelovestories.com)

6 – COMPRARE UN TELEVISORE DI DESIGN

Ormai in commercio ci sono televisori che oltre ad essere tecnicamente all’avanguardia sono anche molto più estetici.

Samsung per esempio ha creato “the frame” un televisore che da spento si trasforma in quadro!!

Ha una cornice personalizzabile e quando si spegne si attiva la funzione Art Mode, riproduce la tua collezione d’arte personale che prende vita con eleganza, secondo il tuo stile e in armonia con i tuoi spazi.

(credits: Bang & Olufsen; Samsung)

NB: ATTENZIONE ANCHE AI CAVI!!!

Nascondere la televisione non servirà a molto se poi i cavi sono alla vista!

Se la televisione è appesa al muro e i cavi sono fuori usa una canalina da dipingere dello stesso colore del muro per mimetizzare il più possibile!!

(credits: sunhotsell.com)

Spero che questo articolo su come nascondere la tv ti sia stato utile e ti sia piaciuto, nel caso fammelo sapere nei commenti.

Non esitare a condividere l’articolo con qualcuno a cui pensi possa interessare l’argomento, ne sarò onorata e mi aiuterà a farmi conoscere!

E come sempre se hai bisogno di una consulenza non esitare a contattarmi!

Hai anche tu in casa degli angoli tristi e vuoti, zone che ti sembra che rovinino un po’ l’ambiente?

Vorresti sistemarlo, ma non sai bene come?

Se questo è il caso allora questo articolo fa al caso tuo!

Vediamo insieme 5 modi per riempire questi angoli tristi e vuoti, in modo che possano essere quel quid che armonizza l’intera stanza!

– UN PICCOLO ANGOLO RELAX

Lo abbiamo già visto: nella società frenetica di oggi poter avere un angolo in casa dove rifugiarsi è importante!

Ecco quindi che se hai un angolo triste e vuoto quello potrebbe essere un buon posto per creare il tuo angolo relax.

La prima cosa da fare è cercare una seduta comoda e avere un tavolino a fianco per appoggiare ciò che vuoi.

Sarà necessaria anche una luce e potrebbe essere una bella lampada da tavolo, da terra o da parete… scegline una che possa dare quel tocco di stile!

Come sempre la prima cosa da valutare sarà la funzione che vorrai dare a questo spazio: leggere, ascoltare la musica, riposare, goderti un caffè mentre guardi il cellulare…

Individuato questo allora sceglierai la seduta che meglio ti potrà aiutare a goderti questo momento, per esempio una seduta reclinabile e un poggia piedi se pensi anche alla possibilità di un pisolino!

Se la seduta ha dei braccioli il tavolino dovrà avere più o meno la stessa altezza, perché sia più facilmente fruibile.

(credits: stylebyemilyhenderson.com; myscandinavianhome.com)

– UNA PICCOLA LIBRERIA

Le librerie in casa non bastano mai, quindi potresti usare almeno uno di questi angoli tristi e vuoti per metterci una bella libreria!

Se non sei così amante dei libri potresti comunque usarla per esporre oggetti come quadri e vasi, oppure oggetti personali, che parlino di te!

Una libreria che magari arrivi a soffitto potrebbe diventare un punto focale a aiutare a enfatizzare le altezze!

(credits: Foter; destinationpearlstreet.tumblr.com)

– UNA PICCOLA ZONA CONVERSAZIONE

Se hai una casa grande, quand’anche tu avessi in soggiorno una zona conversazione, perché non crearne una più intima, solo per 2?

In questo caso ti basterà prendere due sedute identiche e un bel tavolino da posizionare nel mezzo, per appoggiare magari una bella tazza di te!

Anche qui sarà importante una bella lampada, da terra, da tavolo o da parete… la luce è sempre indispensabile!

Valuta l’opportunità di prendere un tappeto per delimitare otticamente questa zona e per dare quel tocco di calore in più.

(credits: athoughtfulplaceblog.com; friendsoffriends.com)

– PIANTE

Se l’angolo è piccolo, potresti pensare a riempirlo con una bella pianta alta, non troppo larga, come la libreria aiuterà a enfatizzare le altezze.

Inoltre, già lo sai il tocco di natura è sempre un bene nelle case, umanizza e purifica l’aria!

Ovviamente fai attenzione a trovare il giusto vaso, che possa valorizzare la pianta e si sposi con il resto dello stile scelto!

Se l’angolo lo permette potrai anche mettere più di una pianta, ovviamente, di diverse altezze, creerai anche un po’ di ritmo!

(credits: la dolcevita; nicoledavisinteriors.com)

– ANGOLO ARTISTICO

Se non hai bisogno di zone con funzioni aggiuntive, e hai già alcune piante, potresti pensare di creare un angolo artistico!

L’occhio vuole la sua parte e un angolo con un bel quadro, correttamente illuminato, o, volendo, una statua potrebbe essere un’idea!

Puoi mettere in questo angolo qualunque cosa che abbia un significato per te, che trovi bello e che attiri la tua attenzione!

Può essere un solo pezzo, che riempie tutto il muro oppure potrebbe essere il posto giusto per una photo gallery!

Ancora, visto che lo spazio per riporre non è mai abbastanza potresti pensare di mettere una bella consolle e sopra decorarla con una bella composizione di oggetti!

La composizione dovrà avere pezzi di diverse altezze e materiali per creare ritmo e movimento (parlo di come decorare le superfici qui).

(credits: Sean Andersen; yourdiyfamily.com)

Piccola idea originale: potresti prendere un basamento, squadrato, semplicissimo e appoggiarci sopra un vaso, una statua o qualunque oggetto tu voglia, gli darai ancora più enfasi e importanza!

(credits: futuristarchitecture.com; Astrid Marie)

 

Spero che questo articolo sui 5 modi per ravvivare gli angoli tristi e vuoti ti sia stato utile e ti sia piaciuto, nel caso fammelo sapere nei commenti.

Non esitare a condividere l’articolo con qualcuno a cui pensi possa interessare l’argomento, ne sarò onorata e mi aiuterà a farmi conoscere!

E come sempre se hai bisogno di una consulenza non esitare a contattarmi!

Arredare al meglio il soggiorno è importante perché è la stanza che tendenzialmente viviamo di più ed è quella in cui riceviamo eventuali ospiti.

Naturalmente la primissima cosa da fare è capire come usi questo ambiente, qual è la sua funzione principale!

Potresti usare il soggiorno per leggere, guardare la tv, rilassarti o avere spesso ospiti.

È ovvio che una non esclude l’altra, ma una sarà principale e le altre secondarie.

Questo step è essenziale per la scelta dei mobili e la loro posizione!

Definito questo ci sono comunque 5 + 4 elementi che restano indispensabili, vediamoli insieme!

– CREARE UNA ZONA CONVERSAZIONE

Avere una zona dedicata alla conversazione è importate per rendere l’ambiente più accogliente e intimo.

Per crearla basterà avere, oltre al divano principale, un altro divano o anche solo una seduta di fronte o quanto meno laterale al divano stesso.

Potresti pensare di non averne bisogno se vivi solo e raramente hai ospiti…

Se questo fosse il caso, certamente dovrai considerare la funzione principale, relax, televisione o lettura per cercare il divano che sia più funzionale per questa funzione!

Una volta individuato questo, però, l’aggiunta di una seduta, la creazione quindi di una piccola zona di conversazione, renderà il tuo soggiorno ancora più invitante e piacevole.

Per prima cosa posiziona il divano nel modo più funzionale a come vivi il soggiorno!

Fatto questo aggiungi una o più sedute, in modo da creare una zona un po’ più intima in modo che, in caso di ospiti tutti possano godere della compagnia dell’altro.

Se hai un soggiorno molto grande puoi pensare di creare aree conversazioni differenti!

Nel cercare gli elementi giusti per creare questa zona conversazione ricorda di prendere bene le misure in modo che tutto sia proporzionato e che tutto sia facilmente fruibile.

(credits: cose di casa; article.com)

– TAVOLINO

Un’altra cosa davvero essenziale in un soggiorno è il tavolino, per appoggiare tutto quello di cui hai bisogno, dal telefonino al bicchiere d’acqua allo snack!

Il tavolino è funzionale per appoggiare appunto ciò che ti serve, ma è anche decorativo!

Se adornato con i giusti accessori, il tavolino può davvero diventare un elemento unico e caratterizzante!

La dimensione e la forma del tavolino dipenderà da quella del divano (è una di quelle misure importanti di cui parlo qui!).

In caso di soggiorno piccolo, lo abbiamo visto, potrebbe essere utile prendere un set di tavolini che si possono riporre uno nell’altro.

Naturalmente scegli un materiale che si accordi bene con lo stile o il mix di stili che hai scelto!

(credits: Etsy; idoitmyself.be)

– ATTENZIONE ALLA LUCE GENERALE

Un’altra cosa davvero importantissima da considerare è la luce generale!

La stanza deve essere correttamente illuminata, quando sei seduto nella tua zona di conversazione tutto deve essere ben visibile!

Se l’altezza lo consente potresti pensare ad un controsoffitto per poter avere faretti incassati, oppure un bel lampadario, magari scenografico.

Nel caso di un lampadario l’ideale sarebbe che puntasse nel mezzo della zona conversazione!

Ovviamente puoi anche pensare di avere entrambe le soluzioni o se hai una cornice in alto potresti metterci delle strip led per un’illuminazione uniforme e avere anche un bel lampadario.

(credits: imgnyc.com; Maureen Stevens Design)

– CREA UN PUNTO FOCALE

Per rendere interessante il tuo soggiorno è importante creare un punto focale, ovvero un punto che attragga l’attenzione!

Il punto focale di solito parte dal divano scelto.

Spesso e volentieri infatti il punto focale è proprio la parete sopra il divano.

Usa del colore, un quadro particolare, qualcosa che attiri l’occhio!

Se hai la fortuna di avere una vetrata con una vista meravigliosa, ovviamente è bene enfatizzare questa cosa come punto focale.

Lo stesso vale se tu avessi un camino: valorizzalo e fallo risaltare su tutto!

Potresti anche, perché no, far diventare l’angolo televisione o la tua bella libreria il tuo punto focale…!

Se vuoi saperne di più sul punto focale ne ho parlato in questo video (qui come articolo)

(credits: Etsy-ArttideArt; interiordub.com)

– TAPPETI

Il discorso tappeti non è sempre facile perché non a tutti piacciono eppure sono un elemento davvero essenziale per un soggiorno elegante ed accogliente.

Il tappeto serve a legare insieme tutti gli elementi: il tavolino e le sedute dell’area conversazione!

È estremamente importante che il tappeto accolga in se tutti gli elementi o quanto meno, come ormai sai, accogliere i piedi frontali delle varie sedute.

Questo crea coesione e rende l’ambiente caloroso, intimo e confortevole.

La scelta dei colori dipenderà prima di tutto dalla tua palette colori, dallo stile e poi dal volere o meno creare un po’ di contrasto con i vari elementi.

Per quanto riguarda il materiale invece dipenderà dal suo utilizzo, da quanto viene calpestato e se ci sono in casa bambini e/o animali!

Parlo di tappeti qui!

(credits: rugsusa.com; westelm.com)

Questi i 5 elementi che a parere mio sono indispensabili in un soggiorno, ora diamo un po’ di ritmo e personalità all’ambiente con qualche extra!

– LUCI DECORATIVE E DI ATMOSFERA

Avere una illuminazione generale non è sufficiente per un buon confort visivo e soprattutto per creare atmosfera.

È importante quindi aggiungere luci a parete, o a terra e magari qualche bella lampada da tavolo.

Questo aiuta a dare profondità e, come detto prima a creare atmosfera.

Sarebbe davvero auspicabile di avere luci dimmerabili così potrai avere il controllo sull’intensità della luce nella stanza.

Parlo in dettaglio di illuminazione qui.

(credits: overstock.com; elmueble.com)

– CREDENZA – LIBRERIA

Sappiamo che lo spazio per riporre non è mai sufficiente!

Sarà importante quindi avere una credenza per poter ritirare e sistemare tutto.

Puoi anche pensare ad avere un tavolino contenitore o una bella cesta per riporre tutte quelle piccole cose che potrebbero creare disordine.

Se sei un amante dei libri potrebbe essere utile una bella libreira dove mettere in bella mostra, oltre ai libri, magari qualche bell’oggetto!

(credits: elmueble.com; kassavello.com)

– TAVOLINI LATERALI

Anche le superfici su cui appoggiare le cose sembrano non bastare mai: aggiungi quindi dei tavolini di fianco al divano, magari nell’angolo che possa servire anche all’altra seduta.

Potrebbe essere il posto ideale per mettere una bella lampada, magari qualche oggetto personale come delle foto.

(credits: decorpad.com; whitepicketfarmhouse.com)

– PIANTE

Potevo non concludere con le piante?

Ormai lo sai che portare in casa la natura è essenziale in ogni stanza, e che questa aiuta apportando texture e colori.

Inoltre le piante danno quel tocco di vita e di fresco all’ambiente.

(credits: planete-deco.fr; xoxojackie.com)

 

Spero che questo articolo sui 5 elementi indispensabili per arredare il soggiorno ti sia stato utile e ti sia piaciuto, nel caso fammelo sapere nei commenti.

Non esitare a condividere l’articolo con qualcuno a cui pensi possa interessare l’argomento, ne sarò onorata e mi aiuterà a farmi conoscere!

E come sempre se hai bisogno di una consulenza non esitare a contattarmi!

Il soggiorno piccolo è un altro di quegli ambienti sfidanti da arredare, proprio a causa delle dimensioni ridotte…

Oggi vorrei darti alcuni suggerimenti per rendere bello e funzionale anche il soggiorno più piccolo!

1 – USA CORRETTAMENTE IL COLORE

Mi sento un po’ ripetitiva, ma il colore è un alleato preziosissimo per le nostre case, se lo si usa correttamente.

Negli ambienti piccoli è importante usare colori chiari ingrandire visivamente gli spazi.

I colori chiari riflettono maggiormente la luce dando alla stanza luminosità e aria.

Come sempre colori chiari NON significa a tutti costi bianco, ma tutti i colori purché desaturati!

(credits: Margaret Boatner; spacejoy.com)

Se ami il colore non devi rinunciarci solo perché hai un soggiorno piccolo, ti basterà usarlo in elementi più piccoli come una poltroncina o un pouf e poi negli elementi decorativi!

Evita contrasti troppo forti, perché, come detto altre volte,  l’uniformità fa sembrare una stanza più grande di quello che è!

Quindi usa i tuoi colori preferiti, per dare personalità, ma in maniera ponderata!

(credits: dekorturk.com; Pia Capdevilla)

2 – PRENDI MOBILI PROPORZIONATI

Se prendi mobili grandi la stanza apparirà più piccola e soffocante.

È importante quindi prendere mobili proporzionati alla stanza!

Potresti anche prenderli un pochino più piccoli per dare una maggiore sensazione di ampiezza.

È importante che ci sia un po’ si spazio tra i vari mobili questo per permettere una fluidità visiva attraverso la stanza.

Cerca mobili funzionali, comodi, che abbiano linee e strutture semplici!

Come visto in tutti gli articoli che parlano di spazi piccoli (qui l’intera playlist video), cerca elementi coi piedini perché vedere dello spazio sotto inganna la mente ingrandendo visivamente l’ambiente.

(credits: Future PLC – Rob Sanderson)

Per quanto riguarda il divano potresti anche pensare a divani modulari che puoi modificare a seconda delle tue necessità.

Comunque meglio avere un divano più piccolo e una poltroncina che un divano grande: il numero di posti a sedere sarà lo stesso, ma visivamente sarà meno pesante e più versatile!

Per quanto riguarda il tavolino, il consiglio è di prendere un set di tavolini ad incastro.

Un tavolino piccolo potrebbe non essere funzionale, mentre uno grande potrebbe essere troppo ingombrante.

Il set ti permette, un po’ come il divano modulabile, di aprirlo o chiuderlo a seconda delle necessità!

(credits: Ikea; amazon)

3 – SEMPLIFICA IL TUO STILE

Quando si arreda uno spazio piccolo, la semplicità è un elemento cruciale!

Stili come il nordico, il japandi e il minimal sarebbero l’ideale, ma, come visto per la camera da letto, se non sono stili che ti rappresentano del tutto usa quello che ti piace di più ma semplificalo.

Cerca elementi dalle linee pulite e semplici e caratterizzalo magari con complementi più peculiari.

Pensa magari ad usare elementi in trasparenti per alleggerire gli spazi.

Questi elementi sono fantastici per gli spazi piccoli perché lasciando passare lo sguardo oltre non hanno nessun peso visivo.

Non esagerare nell’utilizzo di questi materiali perché potrebbero cambiare l’atmosfera rendendola più fredda!

(credits: Reserve home; Avile studio)

4 – ATTENZIONE AL TAPPETO

Se ami e usi tappeti il consiglio è di prendere un tappeto che sia tono su tono, o comunque con poco contrasto, con il pavimento.

Questo crea uno spazio uniforme limitando anche la vista dei bordi che creano una barriera.

È molto essenziale evitare il più possibile le barriere per non rimpicciolire visivamente gli spazi.

Il tappeto potrebbe essere importante per definire gli spazi se hai più  funzioni nella stessa stanza, ma mantenere un’uniformità di base, come i colori, ed evitare i contrasti in ambienti piccoli aiuterà a mantenere lo spazio arioso e armonioso.

Fai attenzione anche alle dimensioni del tappeto: come abbiamo detto altre volte deve accogliere tutti gli elementi, almeno i piedi frontali!

Questo sempre per evitare il più possibile la vista di bordi, che creano barriere!

(credits: theblushhome.com; elmueble.com)

5 – USA LE GIUSTE TENDE

Un piccolo trucco per ingrandire visivamente la stanza è di usare tende a tutt’altezza e di un colore simile a quello dei muri.

Una tenda appesa il più vicino possibile al soffitto enfatizzerà l’altezza facendo passare in secondo piano la dimensione.

È anche importante che la tenda appoggi o almeno sfiori i pavimento, sempre per non creare barriere.

Usare un colore similare a quello dei muri serve ad evitare i contrasti forti e a mantenere un’uniformità di base che visivamente amplifica una stanza.

Nel caso tu non amassi le tende a drappeggio puoi optare per pannelli a vetro, magari a rullo o a pacchetto, mantenendo però colori sempre chiari e similare  quello dei muri.

(credits: decorreport.com; brandoconcept.com)

6 – USA SPECCHI

Un sapiente uso di specchi aiuterà a duplicare la luce e lo spazio.

Gli specchi in oltre possono essere molto decorativi, dando un tocco di eleganza ad ogni ambiente.

E si possono usare per creare il focal point!

Puoi anche pensare di specchiare un intera parete per amplificare la sensazione di spazio.

Mi raccomando di posizionare lo specchio in modo che rifletta una parte bella, magari un bell’esterno, ma soprattutto ordinata, se no raddoppierai il caos!

(credits: Mark Luscombe-Whyte; imgnyc.com)

7 – PORTA UN TOCCO DI NATURA

La natura apporta texture, colore e movimento all’ambiente.

Qualche vaso con una o due grandi foglie masso sul coffe table oppure un bel ramo messo sulla credenza sono davvero un bel tocco!

Ideale è avere un vaso con una bella pianta alta, per enfatizzare le altezze, un po’ come le tende.

Se non hai spazio a terra, oltre alle varie superfici che hai puoi pensare ad appendere qualche vaso!

Anche questo ti aiuterà ad enfatizzare le altezze!

(credits: sunnycirclestudio.com; historia de casa)

8 – PENSA VERTICALE E USA I MURI

Lo spazio è tredimensionale e in ambienti piccoli dobbiamo davvero avvalerci di tutto lo spazio possibile!

Quindi pensa verticale mettendo librerie a tutta parete per sfruttare ogni centimetro…

Appendi vasi di piante, come visto prima, o anche una sedia!

Pensare verticale ti permetterà di avere in casa tutto ciò che ti piace e desideri senza soffocare il pavimento e permettendo una migliore fruizione degli spazi.

Avrai così una casa funzionale per il tuo modo di viverla, ma anche bella e soprattutto confortevole.

È possibile che si debba optare per mobili su misura, ma ne vale davvero la pena.

(credits: epgplus.com; designmag.it)

9 – USA LE FANTASIE

Non bisogna esagerare con pattern e fantasie, ma non è nemmeno necessario rinunciarci!

Fantasie e pattern infatti danno carattere e ravvivano l’ambiente!

L’ideale è usarle in elementi medio piccoli come una poltroncina, un pouf, i cuscini decorativi…

Non usare più di tre fantasie e bilanciale con tinte unite.

È importante che le fantasie abbiano un punto in comune… parlo di come mixare le fantasie qui.

(credits: tlcinteriors.com.au; flipboard.com)

10 – SCEGLI LE GIUSTE LAMPADE

Quando lo spazio è piccolo non è una buona idea riempire la stanza di lampade, da tavolo a terra ecc…

Per una buona illuminazione cerca di usare luci architettoniche come faretti incassati o velette con strisce led.

Questo tipo di luci darà una buona illuminazione generale e sarà molto discreta.

Puoi poi completare con alcune lampade decorative: se lo spazio l’altezza lo permette puoi usare lampadari oppure lampade a muro.

Così facendo non solo eviterai una sovrabbondanza di lampade, ma libererai spazio a terra e sulle superfici, mantenendo un’ottima illuminazione.

(credits: Zimmo.be; medium.com)

11 – USA IL BALCONE COME SPAZIO AGGIUNTIVO

Se il tuo soggiorno ha un balcone (anche piccolo) decente, collega questi due ambienti come fosse uno solo.

Usa arredi che si richiamano con colori similari in modo da ampliare gli spazi!

(credits: elmueble.com)

Un valido trucco per ampliare visivamente gli interni è di illuminare gli esterni.

Quindi se hai un balcone adiacente, oltre ad arredarlo in modo uniforme con l’interno, illuminalo!

Questa connessione, interno ed esterno amplificherà visivamente gli spazi.

(credits: dsigners.net)

 

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E ricorda che se hai bisogno di una consulenza non devi fare altro che contattarmi!

Conosci il color blocking?

È un modo originale e creativo di usare il colore sulle pareti, che da qualche tempo sta diventando un trend!

Il color blocking significa letteralmente colorare a blocchi, ovvero solo porzioni di pareti.

Inizialmente si vedevano pareti colorate solo fino a metà altezza, poi pareti con divisi in “triangoloni” per arrivare a usare tutte le forme geometriche e solo su porzioni di pareti appunto.

Il color blocking è davvero un’idea da tenere in considerazione se se vuole cambiare il look della propria casa, o anche solo di una stanza.

Questi accenti di colore dati alle pareti danno carattere e sono anche divertenti.

Se hai un po’ di manualità puoi anche pensare di fare tu stesso questi giochi di colore usando il nastro per mascherature.

Attenzione solo di prendere un nastro davvero buono per evitare di portare via dell’intonaco quando lo rimuovi!

Come applicare il color blocking?

– DIVIDERE E DELINEARE

Una delle applicazioni del color blocking in realtà l’abbiamo già vista: dividere otticamente un ambiente che contenga più di una funzione!

In un open space, per esempio, dove hai cucina e soggiorno potresti decidere di usare 2 colori diversi per dare la sensazioni di due ambienti diversi.

Il cambio di colore, infatti, creerà una sorta di confine.

Oppure, se il tuo angolo studio è integrato in un altro ambiente della casa, potresti, anche lì delimitare questa funzione con l’utilizzo di un altro colore.

(credits: Bän Architecture; @thuisbijmij)

Ancora, se hai l’entrata che da direttamente nel living, potresti colorare la zona entrata o anche solo riquadrare una eventuale consolle con lo specchio o l’appendiabiti.

Naturalmente, se hai creato un angolo relax (come racconto qui) anche questo potrebbe essere definito con colori diversi rispetto al resto.

(credits: meu.alugado; @papercollective)

– ENFATIZZARE

Il color blocking può essere usato anche per enfatizzare un elemento, un arredo, un dettaglio architettonico creando un punto focale!

Un classico potrebbe essere quello di incorniciare il letto, per attirare lo guardo proprio lì!

Puoi davvero sbizzarrirti tra fasce orizzontali, verticali, archi o qualunque altra forma che rispecchi il tuo stile!

In caso di fascia verticale potresti anche decidere di proseguire sul soffitto, solo per un pezzettino, diciamo profondità cuscini, oppure per tutta la lunghezza del letto incorniciandolo completamente.

Fare così creerà una sorta di nicchia che renderà questa parte più accogliente.

(credits: habitatbyresene.co.nz; Creative Studio)

Molto divertente se usato in una camera per ragazzi, sempre per evidenziare il letto, ma anche magari una zona gioco o la zona studio.

Nell’ultimo caso, mi raccomando solo di non usare l’arancione perché è un colore distraente e quindi non concilia lo studio! (parlo di psicologia di colori qui).

(credits: nospacelikehome.uk; @at_the_merrells)

Come accennato prima, potresti pensare di usare il colore per enfatizzare elementi architettonici come delle colonne o degli archi.

Puoi usare il colore anche per creare un gioco di volumi.

Ancora, puoi usarlo per dare risalto a quadri, foto gallery, delle mensole o per rallegrare una zona.

(credits: Amr Moussa; isoscella.co.uk)

– PER DARE QUEL TOCCO IN PIÙ

Colori e forma hanno un significato intrinseco profondo (sui colori trovi tutto qui) e usarli in un certo modo darà un certo tipo di comunicazione.

– Quadrato e rettangolo sono simbolo di stabilità equilibrio e protezione grazie ai suoi lati paralleli.

– Il cerchio, per la sua mancanza di spigoli,è il simbolo della ciclicità e ricorda un abbraccio.

– Il triangolo è una via di mezzo, una base stabile e due lati obliqui che tendono verso l’alto, creando dinamicità e vivacità.

Se scegli la forma quadrata o rettangolare perché vuoi simboleggiare equilibrio, ma allo stesso tempo vuoi dare un po’ di movimento basterà sovrapporre un paio di queste forme con colori diversi e il gioco è fatto!

Come sempre attenzione a non esagerare… l’equilibrio è sempre la chiave!

(credits: Justine Villanueva; etsy.com)

Ovviamente il color blocking può essere anche usato in maniera creativa e divertente, senza un motivo vero, per dare un tocco in più assolutamente inaspettato.

Sono sprazzi di colore che possono sembrare messi lì a caso, ma che sono originali proprio per questo!

(credits: @thistimeincolour; Lisa Le Phu)

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Smart working, è una parola che abbiamo imparato molto bene durante la pandemia e ha fatto crescere l’esigenza di avere una postazione lavoro a casa.

Cercando in internet troviamo delle postazioni lavoro davvero bellissime e vorremmo che lo fossero anche le nostre, ma facilmente non lo saranno affatto.

Ammettiamolo, spesso e volentieri il caos alberga sulle nostre scrivanie (o qualunque cosa stiamo usando con quella funzione!)

Siccome però il mondo del lavoro, dopo questi 2 anni sta cambiando ed è possibile che qualcuno debba lavorare, almeno qualche volta, da casa è importante che le postazioni lavoro siano funzionali.

Una postazione funzionale e piacevole faciliterà il lavoro ed eviterà di aggiungere stress!

Questo a prescindere che tu abbia un’intera stanza per lo studio oppure che la postazione sia integrata in qualche alto ambiente della casa.

Vediamo quindi alcune consigli base per postazioni funzionali e piacevoli!

– ATTENZIONE ALLA LUCE

La prima cosa da fare è scegliere il posto migliore in cui creare la tua postazione di lavoro.

Se puoi dedicare un’intera stanza sarà più facile, ma se così non fosse ricorda che, escluso il bagno, ogni posto può andare bene purché abbia la migliore illuminazione naturale possibile.

Una corretta illuminazione è la BASE da cui partire per una postazione funzionale.

Ovviamente la luce naturale sarà comunque da integrare con luce artificiale, una lampada da tavolo per esempio, che punti su ciò che sta facendo.

(credits: Hoo interior design & styling; metek-architecture.com)

Ma potresti anche pensare di usare luci a sospensioni, sopra la scrivania naturalmente, per creare gioco e dare un tocco particolare.

Se hai un punto luce a parete vicino alla postazione potresti pensare ad una luce con braccia mobili per girare la luce dove ti serve di più…

L’importante è che oltre alla luce naturale tu abbia anche un’ottima illuminazione  puntuale dove lavori.

(credits: 1stdibs.com; BBW House di Tecture)

– ORGANIZZA BENE LA POSTAZIONE

Se non si usa la scrivania quotidianamente è molto probabile che diventi il “ricettacolo” di documenti, faldoni, libri…

Appoggiamo lì tutto quello che non serve e che prima o poi vogliamo sistemare.

Le cose migliorano un po’ se la scrivania la usiamo più spesso, ma ammettiamolo è difficile che le nostre scrivanie siano ordinate e organizzate.

Questo influisce negativamente, sulla voglia di lavorare!

(credits: cambodaily.info; Ikea)

Ogni cosa deve trovare il suo giusto posto… e dobbiamo tenere in ordine anche tutti i cavi, che sono una delle cose che creano più disordine in assoluto.

Ci sono strumenti, per tutte queste cose che possono essere d’aiuto.

Per esempio, se hai un computer fisso, puoi pensare di prendere un rialzo per lo schermo, così potrai infilare sotto la tastiera se devi scrivere.

Questo rialzo potrebbe avere delle porte usb in modo da poterci attaccare eventuali memorie esterne…

Rialzi, raccoglitori e ceste possono esser utili per sistemare scartoffie e tutti gli oggetti che lasciati in giro sulla scrivania possono creare confusione.

Pensa anche a caricatori USB multi porte, per poter caricare più cose contemporaneamente con un solo cavo attaccato alla presa.

Per quanto riguarda i cavi esistono canaline per tenerle insieme, ordinate e anche scatole raccogli cavi in cui mettere eventuali prese multiple!

Trovi tutte queste cose anche su Amazon!

(credits: Amazon)

Per avere tutto organizzato bisogna avere ben chiaro cosa è necessario avere a portata di mano e cosa mettere via.

E soprattutto è importante che ci siano SOLO le cose che servono e sono funzionali al lavoro!

Una postazione funzionale e organizzata sarà più “invitante” e sarà più piacevole lavorare!

(credits: Ikea; @lauracoxhome)

– PERSONALIZZA E DECORA

Non ti stupirai se ti dico che anche la tua postazione di lavoro, perché tu possa sentirti a tuo agio (e lavorare meglio) ti deve rappresentare!

Per fare questo è quindi importante che tu la personalizzi un po’!

Potrebbe essere un elemento che ami e che ti rende felice, una bella fotografia che ti emoziona…

Deve esser qualcosa che ti fa stare bene e che parli di te, di chi sei, è un modo per ricordarti che non sei solo un lavoratore… ma hai anche una vita!!!

Come sempre non esagerare nella decorazione, risulterebbe poi troppo distraente!

Mi permetto anche di consigliarti di aggiungere una pianta, anche piccola.

Sono ripetitiva, ma le piante hanno proprietà rilassanti e soprattutto purificano l’aria, cosa essenziale se passi molte ore a pc.

(credits: Progetto 12 Architettura; aprenderingstudio.com)

– FAI IN MODO CHE LA POSTAZIONE SIA CONFORTEVOLE

Questo punto è indispensabile per chi passa davvero molte ore alla propria postazione.

Molti studi scientifici dicono che stare seduto per un lungo periodo non è propriamente la cosa migliore!

Per questo motivo potresti pensare ad una postazione lavoro da usare n piedi o, forse, meglio, usare una di quelle scrivanie che puoi alzare ed abbassare!

Ci sono anche soluzioni da mettere sulla scrivania… l’importante è trovare qualcosa che ti faccia cambiare ogni tanto posizione.

(credit: CarrieThisHome.com)

Non sarà una cosa sempre fattibile, per questo motivo è davvero importante la scelta della sedia.

Su questo è fondamentale fare un minimo di investimento e prendere una sedia che ti permetta di essere seduto comodo e ben sostenuto.

Questa scelta dipenderà anche dal tuo fisico, se se alto avrai bisogno di uno schienale più alto, se non lo sei troppo magari potrebbero essere scomodi i braccioli…

Insomma cerca una sedia che ti faccia davvero stare seduto comodamente e magari con una corretta postura.

(credits: the-dots.com; coxandcox.co.uk)

– PENSA AI MOMENTI DI BREAK!

Quando si lavora le pause sono importanti, se sei in ufficio è possibile che tu esca a prendere un caffè con un collega.

Anche a casa è importante fare delle pause e potresti pensare di renderle salutari!

Se hai lo spazio potresti pensare ad una cyclette, o un materassino per fare un po’ di movimento!

Puoi anche pensare semplicemente ad una seduta diversa da quella che usi per lavorare, per gustarti un caffè.

Se la postazione è in soggiorno avresti il divano, ma il rischio lì è di non rialzarsi più!

(credits: shopltk.com; Peabody’s Interiors)

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Scegliere i pavimenti per la propria casa, sembra facile, ma davanti alle tante proposte super accattivanti c’è il rischio di perdersi!

A volte si sceglie quello che piace di più, senza però avere ben presente tutto il resto.

Scegliere i pavimenti va fatto in maniera ponderata anche perché è una di quelle più definitive e costose!

Oggi quindi vorrei condividere con te gli step da seguire per scegliere correttamente i pavimenti di casa tua.

Come sempre una buona progettazione è la base per ogni scelta che si fa per la casa!

1 – SCEGLI LO STILE

È molto importante capire quale sarà lo stile o il mix di stili che ti rappresenta e che quindi vorrai usare nella tua casa.

Questo perché, come puoi immaginare, ogni stile ha materiali e colori che lo enfatizza, e questo vale anche per il pavimento.

Stili come il rustico o l’industriale per esempio amano materiali grezzi e colori carichi, mentre lo stile nordico predilisce lisce materiali essenziali e colori chiari.

Soffermati quindi prima di tutto a capire quale sarà lo stile principale della tua casa, se hai dei dubbi qui trovi i principali stili per la casa.

Definire lo stile ti aiuterà anche a capire se è meglio avere un pavimento a tinta unita o con dei pattern e anche il tipo di posa!

(credits: westwing.ch; dinesen.com)

2 – CREA LA TUA PALETTE COLORI

Una volta individuato il tuo stile, prima di scegliere il pavimento, è bene creare una palette colori.

Ovviamente se hai già degli arredi dovrai tenerne a mente, per scegliere un pavimento dalle tonalità similari oppure che si abbini perfettamente.

Inoltre, a meno che tu non voglia cambiarli, prendi, nella palette anche i colori di tessili e oggetti decorativi che hai!

Una volta individuati i colori già presenti puoi decidere per un pavimento in contrasto con i colori che hai oppure in armonia, scegliendo un pavimento dai toni più simili a quelli che hai già.

Non avere paura di chiedere dei campioni dei pavimenti che hai adocchiato, portali a casa e avvicinali al muro e ai mobili per vedere se l’accostamento davvero funziona.

In questo modo potrai capire veramente se la tua scelta è corretta oppure no.

(credits: @grunderzeit zeit; bamconstructions.com.au)

3 – ATTENZIONE ALLA LUCE

Materiali e colori hanno una resa diversa a seconda della loro esposizione alla luce: la resa cambia durante il giorno e cambia con la luce artificiale.

Anche per questo motivo quindi è importante riuscire a portare a casa dei campioni di pavimento, perché la luce presente a casa tua sarà sicuramente diversa da quella del negozio.

L’illuminazione è importantissima per decidere se prendere pavimenti chiari o scuri.

Infatti se la tua casa è molto luminosa potrai scegliere indifferentemente tra chiari e scuri, ma, in caso contrario, sarà meglio orientarsi su tonalità chiare per non appesantire e non rimpicciolire otticamente!

Tutto questo, naturalmente sempre avendo presente lo stile e la palette colori scelti!

(credits: chrislovesjulia.com; onekindesign.com)

4 – SCEGLI IL MATERIALE IN BASE ALLA FUNZIONALITÀ

Una volta deciso lo stile, e il colore e anche se prendere un pavimento chiaro o scuro, bisogna scegliere il materiale!

Per fare questa scelta bisogna capire dove e come verrà utilizzato.

Ci sono infatti materiali più resistenti al calpestio o all’umidità, altre meno, alcune più semplici da pulire e altre più delicate…

Come scegliere? Ebbene tutto dipenderà da te, dal tuo stile di vita e dalle tue necessità, se hai o meno figli e/o animali per esempio.

Quindi, ancora una volta, soffermati su ciò che è funzionale per te e per come vivi la casa!

Un’altra cosa molto importante a cui devi pensare è se mettere o meno il riscaldamento a pavimento.

Anche questo influirà sulla scelta dei materiali perché non tutti i materiali hanno le stesse prestazioni energetiche!

(credits: katelynsblock.com; behance.net)

PAVIMENTO UNICO O NO?

Una volta visti questi 4 step c’è ancora un’ultima cosa a cui pensare: pavimento unico in tutta la casa oppure no?

Non c’è una risposta giusta o sbagliata, anche qui molto dipenderà da te e dai tuoi gusti.

Un pavimento unico sicuramente sarà un filo conduttore ed è raccomandabile in spazi piccoli.

Se, nonostante la casa piccola vuoi cambiare, ricorda di usare pavimenti che non contrastino troppo tra di loro, onde evitare di creare confini che rimpicciolirebbero otticamente gli ambienti.

Se hai un open space e vuoi due pavimentazioni diverse, per dividere otticamente gli ambienti, puoi giocare anche su come fare il cambio di pavimentazione che non deve per forza essere netto, ma può essere frastagliato o degradato!

(credits: traekompagniet.com; CVI Design)

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Non esitare a condividerlo con qualcuno a cui pensi possa interessare l’argomento, ne sarò onorata e mi aiuterà a farmi conoscere!

E ricorda che se hai bisogno di una consulenza non devi fare altro che contattarmi!

Ci sono elementi di uso quotidiano che hanno un design talmente “semplice” che ci da impressione che esistano da sempre.

Eppure tutti questi oggetti hanno una loro storia!

Oggi ne ho scelti 5 e voglio raccontarteli, se poi è un argomento che ti piace ne cercherò altri!

1 – METRO TASCABILE

metro tascabile

Quando si deve misurare qualcosa la precisione dello strumento che si usa è assolutamente cruciale, ma sono importanti anche maneggevolezza e praticità!

Ecco quindi che nel 1821 James Chesterman (1795-1867) registrò un brevetto per la sua invenzione: un metro che si arrotolava automaticamente grazie ad un meccanismo a molla.

L’anno precedente si era trasferito da Londra a Chesterfield dove, dopo aver ottenuto il brevetto, fondò la Chesterman Steel Company, che divenne sinonimo di strumenti di alta qualità per la misurazione e iniziò ad esportare negli Stati Uniti.

Il primo metro tascabile fu messo in commercio nel 1842: inizialmente era in a striscia in tessuto rinforzata da filo metallico.

In seguito scaldando e unendo tra loro lunghe file di acciaio creò un nastro che poteva essere contenuto in una custodia di pelle.

Una volta srotolato dalla custodia il nastro restava rigido e poteva rimanere disteso senza subire modifiche.

Il nastro aveva una giunzione ogni 6mt e in gancetto iniziale che si ripiegava nella custodia.

La rivista Scientific American, nel 1869, scrisse un’ottima recensione su questo metro, lodandone l’unicità, la precisione nella misurazione, l’essenzialità e la possibilità di essere portato ovunque.

Oggi il metro tascabile esiste in varie metrature con all’estremità anelli, occhielli, filo di piombo o ganci pieghevoli.

2 – METRO PIEGHEVOLE

metro piegnevole

Non si sa con esattezza quando è stato inventato e da chi, di certo è che ci sono degli esemplari che risalgono a partire della prima metà del XIX secolo.

La caratteristica principale è di facile da trasportare.

Ne esistevano di diverse misure: da 43 cm a 268 cm.

I metri di precisione venivano prodotti in metallo, ma essendo caro, difficile da lavorare e pesante, prima dell’introduzione della plastica i righelli erano prodotti in legno o avorio.

L’avorio, comodo per il suo sfondo bianco sul quale si vedeva bene il nero delle misure era usato però come seconda scelta: esteticamente bello, ma poco pratico visto che patisce l’umidità.

Per fare quelli di legno solitamente si usava il legno di bosso, essenza decisamente durevole che non s’ dilata né si contrae con l’umidità.

Le cerniere e i profili per i righelli in legno erano di ottone, mentre per quelli in avorio erano di argento tedesco (una lega di argento e nickel).

Queste cerniere dovevano essere strutturate in maniera perfetta affinché il metro stesse aperto e non cedesse.

Inizialmente graduati a mano, prendendo a modello la scala graduata e la lama calibrata, incidendo i numeri e i vari segni. Questi solchi successivamente vennero riempiti con nerofumo e strofinati con olio di semi di lino.

3 – FORBICI

Elementi di design: forbici

Questo oggetto esiste, sotto forma di cesoie, almeno dal XIV a.C.  e come forbici dal primo secolo d.C.

In tutto questo tempo ovviamente il suo design è cambiato infinite volte, dalle punte, allo spessore delle lame, ovviamente ai manici.

Le forbici casalinghe, dal designer sconosciuto, hanno la punta smussata che da chiusa protegge la lama affilata, mentre da aperta la lama appuntita può penetrare facilmente nel materiale da tagliare.

Il percorso che portò alla produzione industriale delle forbici iniziò con l’invenzione dell’acciaio in Inghilterra, intorno al XVIII secolo.

Questo avvenne in particolare a Sheffield  che era già un polo importante di produzione di coltelleria dal XIII secolo (ne parla Chaucer  nei “Racconti di Canterbury”).

La produzione di forbici (e coltelli) crebbe molto con  l’invenzione da parte di Henry Bessemer nel 1856 del convertitore Bessemer: una fornace in grado di produrre 30 tonnellate di acciaio in mezz’ora.

Sheffield poté così fare fronte alla crescente richiesta che arrivava dall’America.

Il convertitore di Bessemer è stato usato in tutto il mondo per lungo periodo, ma ad oggi ne rimangono 3, uno dei quali è esposto nel Kelham Island Museum di Sheffield.

Sheffield, acnora oggi è un importante centro manifatturiero e aziende come la William Whiteley & Sons producono forbici dal 1760, tramandando quest’attività da più di sette generazioni.

4 – LA GRAFFETTA

Elementi di design: graffetta

Alle volte le idee più semplici sono le migliori! Tecnologia pari a zero, utilità infinita!

Le graffette odierne sono state affinate alle dimensioni ottimali per provvedere all’esatta tensione richiesta tra solidità e flessibilità.

La perfezione con cui questo filo d’acciaio è ripiegato e la sua perfetta flessibilità ha dell’incredibile eppure… chi di noi non l’ha srotolata almeno una volta???

L’inventore della graffetta è il norvegese Johan Vaaler (1866-1910) che la sviluppò nel 1899,  anche se depositò il brevetto successivamente in Germania perché la Norvegia non aveva leggi in merito.

Ad onore di cronaca nel 1900 L’americano Cornelius I. Brosnan aveva depositato un brevetto per la propria graffetta, il Konaclip.

Comunque fu l’azienda inglese Gem Manufactoring a disegnare a prima graffetta a doppio ovale che usiamo ancora oggi.

Si diversifica dall’originale di Vaaler per via del doppio ovale che protegge maggiormente la carta da possibili graffi.

In seguito sono nati altri design come le graffette antiscivolo o quelli più grandi per raccogliere più fogli.

Curiosità: Durante la seconda guerra mondiale fu proibito ai norvegesi di indossare qualsiasi tipo di spilla che ricordasse il loro re… allora loro iniziarono ad indossare le graffette come spille!

5 – MOLLA FERMA CARTE

Elementi di design: molletta fermacarte

Inventata da Louis E. Baltzley (1895 -1946) nel 1911, ha un design davvero semplice ed originale che, come la graffetta, serve a tenere insieme più foglio non rilegati… o, perché no a chiudere i pacchi di pasta o biscotti!

Rispetto alla graffetta riesce a tenere insieme più fogli!

Baltzley, nato a Washington DC è, diciamo così, un figlio d’arte: padre e zio infatti avevano registrato una decina di brevetti e il nonno Elias Howe ha inventato la prima macchina da cucire.

Il padre, Edwin Baltzley era anche uno scrittore e necessitava di un modo semplice per tenere insieme le pagine dei suoi scritti evitando il sistema dell’epoca: bucare a margine i fogli e cucirli!

Sistema indubbiamente perfetto per tenere insieme i fogli, ma scomodo in caso di aggiunta o di rimozione di alcune pagine!

Ecco quindi che Louis prese ispirazione da questo fatto e trovò la soluzione.

La molla consiste in una base nera sagomata a forma di triangolo a cui sono attaccate due stanghette mobili di metallo inserite a cerniera.

Le stanghette possono essere piegate all’indietro per esercitare pressione sulla base e aprirla.

Poi possono rimanere così oppure essere ripiegate in avanti per occupare meno spazio.

La felice combinazione di volume cavo della base e stanghette leva regolabili sono state la fortuna di questo strumento davvero utile e versatile.

Inizialmente Baltzley produsse il fermaglio nella sua stessa azienda, la LEB Manufacturing e in seguito concesse la licenza anche ad altri produttori.

Curiosità: lo stesso Baltzley revisionò per ben 58 volte la sua invenzione tra il 1915 e il 1932, e nel 1934 aveva già altri 20 brevetti per oggetti da lui inventati!

 

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